Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


venerdì 1 agosto 2014

meglio il silenzio

Io parlo troppo. E scrivo troppo. Chiunque mi conosca lo sa. Non è che parli o scriva prima di pensare, penso pure troppo. E' che fin da bambina alterno lunghi silenzi alla logorrea ed alla grafomania, solo che i lunghi silenzi non li vede nessuno, perché li pratico in solitudine, che è poi lo stato in cui trascorro la maggior parte del mio tempo. Probabilmente, se avessi gente intorno tutto il giorno, ritornerei al mutismo in cui mi chiudevo quando vivevo in famiglia, o quando andavo alle feste, completamente immersa nei libri e nelle mie fantasie. Questa è la premessa. Quindi c'è un seguito, che è il corpo del discorso. Leggo su giornali e riviste che sull'ultimo conflitto in corso qualcuno ha invocato un silenzio rispettoso (infrangendolo per farlo). Tra gli altri, Serra, che rispetto e ammiro come sempre per la lucidità. Sulla rete la cosa è drammatica. Ogni giorno la conta dei morti e l'allarme per conflitti e problemi irrisolti da anni, conta che viene ripetuta dai telegiornali e che ci assopisce nell'indignazione. Non credo che quell'indignazione serva a qualcosa. Nessuno di noi (spero) vuole che aumentino i bambini uccisi. Nessuno di noi vuole che il femminicidio continui. Nessuno di noi vuole più vedere cadaveri al largo di Lampedusa. Nessuno di noi vuole più vedere cani maltrattati. Tutti noi sappiamo cosa sta succedendo, se lo negassimo mentiremmo. Ora, indignarsi non serve a nulla. Ragionare sulle fonti dei problemi, cercare soluzioni attuabili nel rispetto di tutti, condividere quelle idee di soluzione, quello servirebbe. Nessuno di noi può fermare la fame nel mondo, ma ognuno di noi può smettere di sprecare cibo, ognuno di noi può chiedere ai propri amministratori di attuare pratiche di redistribuzione del cibo (ci sono fior di progetti nel mondo), ognuno di noi può aiutare qualcuno. Singoli gesti positivi, che diventino collettivi. Di questo abbiamo bisogno, non d'indignazione. La straordinarietà del bene è l'unica arma che abbiamo contro la banalità del male. Quindi, per favore, smettetela di postare foto di cadaveri.

si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..