Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


sabato 30 giugno 2007

Sempre perchè ormai qui si sta a mezza strada tra il libero sfogo dei cazzi miei e l'afflato lirico proveniente dai miei neuroni più commossi, mi scuso con tutti per la spiccata irregolarità dei miei post. Sto lavorando moltissimo, e passo giornate meravigliose in compagnia del mio lavoro, di cui mi sono potentemente invaghita. Vorrei anche raccontarvi di quanto è bello tirare con l'arco, disciplina che ho avvicinato dopo la recente rottura traumatica, perchè con gli anni ho imparato che non c'è niente di meglio che un bell'inizio per accettare una brutta fine. E magari toccare tutta una serie di argomenti che mi stanno appassionando in questo momento così intenso: la religione (intesa come le religioni: per lavoro sono entrata in contatto con una realtà diversa dalla mia, estremamente affascinante. Il che mi sta portando a studiare, poi vi spiego), l'arte, la sessualità e il rapporto col corpo. E l'astinenza: dal cibo, dal sesso, dalle droghe e dal caffè, praticata da me o da altri, per differenti e lontanissimi motivi. Negativa e/o positiva, anche questo per vari e mutevoli motivi.
E, sostanzialmente, il crescere.
Credo abbiate capito che sono estremamente incasinata, ma arrendiamoci, lo dice il mio oroscopo e io cedo al volere degli astri.

sabato 23 giugno 2007

appunto

E, pessimamente, questa cosa la metto qui, così vedete il work in progress:
nelle ultime 24 ore
- Diario di una ragazzina (da collegare a thirteen e a Zoe Trope)
- Enigma -Moana Pozzi (non spaventatevi, è un filo aggrovigliato in modo mooolto tortuoso)
- Memorie di una geisha
- Lady Henderson presenta
La cosa non è stata assolutamente premeditata, ma tant'è.
Poi vi spiego che ne penso e perchè questa cosa mi ha fatto venire in mente un sacco di spunti narrativi.
Intanto però già vi anticipo che, scritto il post definitivo, questo scomparirà.

nuova comunicazione di servizio

Sto aspettando una telefonata. La telefonata non arriva, il che mi sta facendo valutare tutte le peggiori ipotesi. Dato che il valutarle non mi aggrada, dato che intendo sempre pensare il meglio delle persone, quella telefonata preferirei riceverla al più presto.
Scusate tutti, ma a volte bisogna pur trovare un modo di comunicare senza essere troppo invadenti: il blog per questo è perfetto. Se a uno va di fare finta di nulla, può dire di non averlo letto.

Comunque, dato che mi sento antipatica a non scrivere niente per chi non è direttamente interessato alla telefonata in questione, colgo l'occasione per rispondere a chi mi ha chiesto come mai scompaiano dei post dal blog, a volte anche senza preavviso: in relatà mi divertirebbe molto leggere le vostre reazioni alle modifiche qui, anche perchè ne faccio in continuazione: non sono mai contenta del risultato. Già, stasera ho fatto un regalino alle singles e pure alle altre dotate di buon gusto.

venerdì 15 giugno 2007

Mary aveva un agnellino@giorgia

Quando l'abbiamo fotografato aveva meno di 24 ore, eppure già ci snobbava.

giovedì 14 giugno 2007

cicatrici

Per guarire da mali come la malattia di Parkinson, o quella di Alzheimer, o l'infarto, una volta che il danno è fatto la medicina può ben poco. Passi avanti sono stati compiuti nella prevenzione, o nella cura dei sintomi, ma la riparazione delle lesioni resta quasi sempre irrealizzabile. La difficoltà nasce dalla natura stessa del corpo umano, che ha capacità di autoriparazione molto ristrette: un'escoriazione della pelle cicatrizza con facilità, un osso fratturato si risalda; se però un infarto distrugge una parte del muscolo cardiaco, il tessuto perso viene rimpiazzato da tessuto fibroso, incapace di contrarsi, e il cuore perde forza. Ci sono animali in cui non è così. La coda della lucertola, una volta persa, ricresce; i lombrichi, tagliati a metà, possono rigenerare due individui distinti.

da La cura che verrà (24/06/2002)



Ci sono persone che ci feriscono senza neppure rendersene conto.
Ci sono persone che non hanno mai amato, che non sono mai state lasciate. Loro non sanno. Semplicemente, non sanno.
Credono che possa “passare”. Credono sia come un raffreddore, che basti aspettare perchè passi.
Invece è come un infarto. Il muscolo del cuore non guarisce col tempo, non può tornare come prima.
Certe lesioni non guariscono mai completamente, il tempo serve soltanto per imparare a convivere con le cicatrici.
Gli amori finiti, col loro carico di sogni perduti e illusioni strappate, ci rimangono dentro, per sempre. Certi ricordi sono sempre pronti a far male, anche dopo anni, non importa cosa sia successo, ogni volta ci faranno risentire quella sensazione, come se mancasse l'aria, come se piombassimo nel vuoto.
E si rimane lì, a ricostruire se stessi e la propria vita pezzettino per pezzettino, con la fatica dei piccoli gesti inutili, con la paura che succeda di nuovo, e che prima o poi qualcuno di quei pezzettini vada perso per sempre.

Semplicemente, non sanno.
Hanno bisogno di sentirsi puliti, di sentirsi onesti, e continuano a strappare i punti che faticosamente ci cuciamo sulla pelle.
Non lo sanno quanto è delicato, quanto è faticoso, quanto è fragile lo sforzo per tornare alla vita di prima. Non lo sanno quanto sia difficile una riabilitazione. E, senza coscienza delle proprie azioni, colpiscono crudelmente lì, dove la ferita è ancora esposta.
L'unica cosa che rimane da fare a noi, piccoli titani sconfitti, è augurar loro che vada sempre tutto bene. Che il mondo non li colpisca, che l'amore non li esponga al dolore.
Perchè per affrontare la vita occorrono armi più solide di quelle che sanno usare.


Quindi, a chiunque verrà, abbi cura di me. O fammi diventar lucertola.


si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..