Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


lunedì 31 maggio 2010

Calaris

Che dire, ormai i mesi mi passano davanti come perle di un rosario, e i giorni sono più veloci del mio bancomat, che comunque sta sempre molto avanti agli stipendi. Tenendo duro e incrociando le dita nella speranza di non rimanere strozzata dalla crisi, rimango qui a sognare a occhi aperti il fatto che, una settimana fa, stavo facendo le valigie per tornare qui, ma ero ancora in sardegna, e mi ero appena spogliata dell'abito indossato durante le nozze di Sara. E' stato bellissimo, e fornirà aneddoti per i prossimi anni, tra le incursioni in massa al sexy shop della stazione e le domande inconsulte del prete sui rapporti anali degli sposi. Rimangono nel cuore, oltre all'imprevista bellezza del mare della spiaggia del Poetto, i neomelodici sardi e il nostro pervicace tentativo di mandarli in vacca al ritmo degli Abba, i fenicotteri rosa da tutti evocati ma assenti all'appello, le sbronze dei convitati, l'inesorabile festeggiare per tutto il week end, la mia capacità di far scappare la gente prima del dessert, the first man in the party. E le lacrime a pioggia al canto dei tenores. Bello bello bello. Non so se a questo punto posso accettare il tasso di umidità della pianura padana.

si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..