Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


lunedì 23 settembre 2013

Otto cose che so di me

Ci sono certezze sul mio carattere che ho guadagnato nel corso degli anni, altre di cui ho capito l'importanza solo di recente, altre che derivano da decisioni che ho preso, per salvaguardare me stessa e chi mi circonda. Sono tante, ne dimenticherei, ma in questo momento ho bisogno di dormire, e quest'urgenza ha a che fare col seguente elenco di cose per me fondamentali: 1- Ho smesso di dare consigli non richiesti in materia sentimentale. Da alcuni anni. Quindi; 2- Dò consigli sentimentali solo se mi viene esplicitamente richiesto dall'interlocutore. Lo stesso si può dire per i giudizi in merito a terzi soggetti coinvolti con chi ho di fronte. Che mi venga rinfacciato mi sta quindi sommamente sulle scatole; 3- Ho smesso di seguire i consigli degli altri in materia sentimentale e sessuale, dopo i fatti del 2012. Quindi; 4- Non richiedo né consigli né giudizi sulla mia vita sentimentale o sessuale da almeno un anno, né mi interessa sapere che ne pensano gli altri. Racconto quel che racconto di me per puro diletto altrui. Non è quindi un merito non giudicare i fatti miei, è semplicemente la buona educazione di non dare un consiglio non richiesto; 5- Non mi lamento più sul serio dei miei problemi sentimentali con nessuno da almeno un anno. Non mi interessa nemmeno la pietà altrui; 6- Mi infastidisce che venga richiesta la mia partecipazione emotiva a prescindere; 7- Odio mentire. Le volte che l'ho fatto ho sentito incrinarsi qualcosa in me, mi sono resa conto di aver compromesso il rapporto con chi avevo di fronte, e l'ho sentita come una colpa incancellabile; 8- Detesto, sopra ogni cosa, che mi si menta. Sono dovuta crescere in mezzo alle menzogne e non le posso soffrire. E' il modo più sicuro di perdere la mia stima, il mio affetto, me. Faccio fatica a perdonare le menzogne, faccio ancora più fatica a perdonarle quando sono durature, reiterate, e quando mi rendono l'unica che non sa, perché oltre alla mancanza di rispetto diventano una presa per il culo.

venerdì 30 agosto 2013

Mi piace lavorare

Perché perdo tanto tempo per il mio lavoro, perché faccio di tutto perché sia come vorrei, perché ci metto tanto impegno nonostante tutto? Perché non posso aspettare per tutta la vita che venga sera, che venga il week end, che vengano le vacanze. Non posso aspettare ogni giorno il mio poco tempo libero, perché devo lavarmi, lavare casa, cucinare, mangiare, fare il bucato , e tutte queste cose mangiano il mio giorno, e io non posso essere me stessa a ore. Sarebbe come vivere in prigione, aspettare l'ora d'aria per l'avventura, quando l'avventura mi deve attraversare in ogni momento, in ogni respiro. Per questo non posso farlo solo per i soldi. Per questo voglio essere me stessa, con tutta la mia maledetta passione, la mia fantasia e il mio entusiasmo, in ogni attimo della mia esistenza, in ogni cosa che faccio. Per questo ho bisogno di poter trasformare il lavoro nel MIO lavoro, nel mio modo di trasformare il mondo, e di trasformare me stessa nel mondo. Ecco perché lo faccio, ecco perché non posso farne a meno. Ecco perché tutta quella merda là fuori non mi avrà. La trasformerò in terra, e la farò fiorire.

dalla mia bacheca di facebook..

Ringrazio tutti per questa estate, che sta finendo ma che comunque mi sta portando dove volevo. Ringrazio quelli che ho visto e quelli che ho solamente sentito, anche qui. Ringrazio tutti per la pazienza di commentare i miei (troppi, troppo lunghi, troppo fuori luogo) post, di ascoltarmi delirare al telefono e sproloquiare di persona. Ringrazio tutti perché dopo un anno di mediocrità, quest'estate mi ha permesso di avere accanto le persone che volevo accanto. Due mesi fa la situazione era pessima, ora non so se è migliorata, ma sto migliorando io. Ho ritrovato la mia passione, e sto ripulendomi dalla roba che mi era rimasta addosso e mi appesantiva. Ho stabilito un nuovo piano decennale. E tornerò a sproloquiare sul mio blog, finché mi servirà, per non abusare dell'altrui pazienza qui sopra. Grazie grazie grazie. (chissà quanto reggo..)

lunedì 17 giugno 2013

 I poeti scrivono perché chiedono aiuto. Chiedono che qualcuno accompagni il loro sguardo, mentre sentono la bellezza che gli altri occhi calpestano.

mercoledì 17 aprile 2013

avviso tecnico

Buongiorno a tutte/i. Non è che mi sia scordata di voi, ma è che non sempre riesco tecnicamente a postare su questo blog. E poi sovrautilizzo il mio account facebook, su cui posto i contenuti che, prima, mettevo qui. Quindi, scusatemi: mi sa che, per sanità mentale, inizierò a dividere i contenuti, per alleggerire la pagina fb e ricominciare a scrivere. Anche perché sto evolvendomi verso nuove forme di narrazione...

si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..