Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


giovedì 26 aprile 2007

note per il prossimo pezzo

due brevi frasi, future regole, ci lavorerò sopra nei prossimi giorni (o nella prossima notte):

* La prudenza non è sempre una scelta saggia.

* Per amare è indispensabile avere le mani bucate.

martedì 24 aprile 2007

maledetto aprile

E anche questa storia è finita prima di iniziare. Anche se questa volta era tutto diverso.

Ora so che è stata una cazzata condividere così poco, come se servisse ad ammortizzare le conseguenze della rottura. E' stato un compromettere il futuro, forse per scongiurare il dolore, ma ci ha tenuti lontani, molto di più di quest'oceano che è ancora tra noi.

Sto soffrendo, e forse tu hai già iniziato la tua nuova vita senza di me, già ora, senza esserci neppure salutati.

Sto soffrendo, e ci metterò molto, perchè, come l'amore per te, il dolore non è arrivato di colpo, ma mi sta toccando piano, come una risacca sotto i piedi, facendo vacillare l'equilibrio in cui mi illudo di stare, ferma.

Mi chiedo, codarda, se non sarebbe stata migliore scelta resistere ai tuoi occhi e rimanere sola fin da subito, nel mio mondo. Il mio mondo che adesso sembra come sospeso, nell'attesa del crollo che forse non verrà, se il tempo sarà gentile con me. Mi chiedo perchè sia iniziata, prima ancora del chiedermi perchè sia finita, perchè sia iniziata se è bastato così poco a finirla.

Mi chiedo se questo dolore così forte lo sto sentendo perchè taci da allora, o , e spero che sia così, perchè gli estrogeni stanno avendo la meglio sui miei nervi.

Mi chiedo se hai pensato che in fondo non sarebbe cambiato nulla, perchè tanto la mia fottuta discrezione mi ha fatto rimanere in un angolo, per non appesantirti il cammino.

Rompo una promessa. Mi dispiace.

lunedì 23 aprile 2007

Diniego, Rabbia, Negoziazione, Depressione, Accettazione.
Non so dove sono.

sabato 21 aprile 2007

Ho dalla mia parte milioni di parole- forse miliardi- per raccontare quello che sento,

ogni giorno, ogni ora.

Eppure sempre le stesse mi vengono alle labbra:

mi manca il tuo respiro.

giovedì 19 aprile 2007

Visto che mi è stato fatto presente che avevo fatto una promessa.
E colgo qui l'occasione per comunicare a chi legge che adesso potete commentare i post anche senza iscrivervi.. Così magari, invece di farlo per telefono, sms o e-mail, mi fate fare una parte un pò meno triste di quella a cui il blog non lo leggono nemmeno gli amici.
Vi amo tutti lo stesso.

di nuovo dal taccuino del 2003

Alle volte ricordo il suono della tua voce e mi commuovo,

e lo mescolo al rumore delle foglie d’autunno,

quando le nuvole sembrano scambiarle per strani strumenti color di fuoco,

e la terra le usa

per amplificare il suo respiro.

lunedì 16 aprile 2007

post mortem

Il giorno dopo la fine di una storia ti aleggia dentro una sensazione strana, come di euforia. Si mescola sempre a quel dolore oppressivo sul cuore e sullo stomaco, ma è come se fosse una leggerezza della testa, della spina dorsale. E' che lo sappiamo quando la persona che amiamo sta per uscire dalla nostra vita, spesso lo sappiamo prima che lei stessa ne abbia piena coscienza, ma da quando iniziamo a capirlo a quando lo accettiamo c'è un intervallo lunghissimo e doloroso, come se vivessimo costantemente sotto il tiro di un plotone d'esecuzione, come se un conto alla rovescia ci ostacolasse i pensieri. E, quando finalmente accade, c'è quel sollievo. Ti senti vuoto dentro, come se non avessi più luce, ma quella sensazione non c'è più, adesso c'è una certezza, che è comunque un punto da cui partire.

Dopo, dopo poco, arriverà il dolore lancinante della ferita, la coscienza della perdita. Ma, per quelle poche ore, l'atmosfera è rarefatta e sottile, irreale e silenziosa come un deserto dopo l'atomica.

Mi scuso con tutti, mi rendo conto del fatto che sia una cosa un pò adolescenziale. Ma oggi mi sento così, e anche se Alanis Morissette non è la mia cantante preferita, la canzone è questa, e l'ironia vuole che l'autrice sia canadese. Spero di tornare divertente al più presto, oggi semplicemente non ce la faccio.

Simple Together


You've been my golden best friend
Now with post-demise at hand
Can't go to you for consolation
Cause we're off limits during this transition
This grief overwhelms me
It burns in my stomach
And i can't stop bumping into things
I thought we'd be simple together
I thought we'd be happy together
Thought we'd be limitless together
I thought we'd be precious together
But i was sadly mistaken
You've been my soulmate and mentor
I remembered you the moment i met you
With you i knew god's face was handsome
With you i suffered an expansion
This loss is numbing me
It pierces my chest
And i can't stop dropping everything
I thought we'd be sexy together
Thought we'd be evolving together
I thought we'd have children together
I thought we'd be family together
But i was sadly mistaken
If i had a bill for all the philosophies i shared
If i had a penny for all the possibilities i presented
If i had a dime for every hand thrown up in the air
My wealth would render this no less severe
I thought we'd be genius together
I thought we'd be healing together
I thought we'd be growing together
Thought we'd be adventurous togheter
But i was sadly mistaken
Thought we'd be exploring together
Thought we'd be inspired together
I thought we'd be flying together
Thought we'd be on fire together
But i was sadly mistaken

sabato 14 aprile 2007

e-mail

Sono corsi fiumi d'inchiostro a spiegare come sia possibile disumanizzare un altro essere umano: un ebreo per il nazista, un bambino per il pedofilo, una donna per lo stupratore, una vittima civile per chi decide un bombardamento, una persona per il suo aguzzino.

Ci sono mille modi per riuscire a ferire un essere umano senza provare sensi di colpa, senza dover rendere conto a se stessi della propria crudeltà: il renderlo un oggetto, un numero, una parola vuota di significato.

Non credo che l'essere un indirizzo e-mail, un avatar, un numero telefonico a cui inviare sms ci renda umani per chi comunica con noi soltanto attraverso quei mezzi. Di sicuro, se non ci disumanizza al punto da renderci oggetti inanimati, perlomeno rende più asettiche le azioni nei nostri confronti. E' innegabilmente più indolore per chi agisce il mandare una cattiva notizia via mail piuttosto che darla di persona. Chi la riceve non può chiedere chiarimenti, non può avere reazioni immediate, non può trasmetterci le sue emozioni. Chi la riceve non è più reale di un bit.

Nonostante io tenga un blog, non credo che questo sia davvero un bel futuro. La Rete è un mondo fantastico, ma qui fuori ci sono persone vive, che possiamo ferire ed amare.


Scusate la tirata, se ce la farò, nei prossimi giorni ve ne spiegherò la ragione. E' che sono una persona, posso essere ferita ed è appena successo.


martedì 10 aprile 2007

dal taccuino del 2003

Mi è più facile appartenere ad un paesaggio che ad un gruppo di persone, sento più intensamente l’arrivo di un temporale che le urla di una folla. E’ come se qualche cosa di primigenio mi chiamasse, se l’esatta risposta alla voce del vento stesse nascosta qui, tra le mie costole e il cuore.

lunedì 9 aprile 2007

Oggi, perla di saggezza a firma di Macs:

Esiste un confine invalicabile fra la comprensione e la sopportazione

Lo ringrazio infinitamente per l'incredibile tolleranza che sta mostrando nei miei confronti: a volte il manganese cobalto non basta.


si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..

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