Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


domenica 11 maggio 2008

le muse

sto ascoltando: già lo sapete. Ma mentre guido, da settimane, ormai c'è solo Nevermind dei Nirvana
sto leggendo: Verso Betlemme di Joan Didion. Questa donna mi incanta ogni volta. E' il suo stile: minimalista e lirico. Tutto da imparare

Questa settimana vorrei dirvi tante cose, tutte poco aggregate, quindi le butto qui, come di solito si tratta di appunti sparsi. Sono felice che sia stato appena pubblicato in italiano un libro di Simone Weil, non la si legge mai abbastanza, ed è una delle mie muse da quando ero ragazzina.
E visto che parlo di muse, e che mi sono trovata a riflettere sulla strana direzione della mia esistenza negli ultimi anni, eccole qui, tutte le donne che mi hanno davvero guidata da quando ero ragazzina.
Oltre a Simone (leggetevi Venezia salva e capirete perchè), e Marguerite Duras (tutto, ma soprattutto Giornate intere tra gli alberi), Tina Modotti (le sue calle e le sue rose campeggiano nella mia camera da letto), Christa Wolf (Cassandra, e tutto il resto). E poi, esteticamente ed emotivamente, Vita Sackville-West, Marlene Dietrich, Giovanna d'Arco e Katharine Hepburn. L'elenco non finisce chiaramente qui, ma è già lungo e tormentato. Mettendole tutte insieme un filo rosso c'è. Decisamente non sono una signora. L'androginia, la sensualità, il rigore e l'estetismo ascetico. E il fatto che, più o meno, si trovino tutte nello stesso difficile periodo della storia. Se poi aggiungiamo che pure i modelli maschili stanno tutti in quella cinquantina d'anni, forse qualcosa di più netto si può trovar fuori. Il gioco è aperto.

si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..