Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


domenica 28 dicembre 2008

Sto alle cozze e ho tantissimo sonno: ma il 2009 sarà mio (scusate, delirio post natalizio)

lunedì 22 dicembre 2008

help

Non si tratta della depressione natalizia, ma piuttosto della tristezza di sapere che un anno è passato e sto ancora qua, con l'ansia di dimostrare a me stessa di tenere il ritmo e reggermi sempre in piedi da sola. Non so, tutti mi continuano a chiedere come si faccia a stare così tanto tempo senza sesso, io rispondo che semplicemente, sul lungo periodo a mancare è l'affetto. Visto quanto sono triste?

Pallottola ha ammaestrato me

Dato che già vi avevo annoiato con i dettagli urinari della mia cavia, vi do il gran finale. Due giorni fa ho scoperto che lui volentieri non l'avrebbe fatta fuori dalla gabbia, se io l'avessi lasciata accessibile e non avessi preteso che se la tenesse per un'intera ora. Ho quindi compreso che la vescica dei roditori è diversa da quella umana, e Pallottola la fa nella gabbia. Forse prima della fine del 2009 capirò anche cosa intende quando mi gorgoglia. Lo so, è un tunnel senza fine e io ci sto correndo dentro.

domenica 21 dicembre 2008

hot night

Al mondo: ieri ho fatto le quattro e mezza.

venerdì 5 dicembre 2008

In un delirio lavorativo senza pari, mi preparo ad u natale di lavoro lavoro lavoro. Sopravvivrò? Vi faccio sapere..

domenica 30 novembre 2008

Pallottola alla conquista del mondo

Credo abbia letto il blog. Perchè ieri sera, per farmi chiarezza su chi comanda, me l'ha fatta direttamente addosso. Non ho capito se si tratti di incontinenza infantile, ribellione adolescenziale o semplice disinteresse. Anche perchè mi guardava come si può guardare uno scocciatore, quindi tutto è possibile

venerdì 28 novembre 2008

facebook

Ok, sto postando e cercando gente dispersa. Appena nascerà la dipendenza la mollerò. Anche perchè, in realtà sto perdendomi nel tentativo di ammaestrare Pallottola la cavia. Magari riesco a far capire al mio bestiolo che non bisogna farla fuori dalla gabbia.

lunedì 24 novembre 2008

vodafone, linux e i virus

Bene, pare che al momento un piccolo straccio di connessione (grazie a Sabina e Massimo) io ce l'abbia. La sto usando a sproposito (facebook), ma almeno la posta elettronica riesco a controllarla. Nel frattempo, nel tentativo di reperire una connessione, mi sono presa un fantastico virus che mi ha definitivamente fatto collassare il laptop. Ora sono su una macchina nuova, e monto linux. Vi farò sapere come va. Bene, adesso gioco col nuovo pc.

martedì 11 novembre 2008

adsl mon amour

Scrivo per avvisare tutti che nei prossimi giorni avrò qualche difficoltà a connettermi ad internet, perchè, grazie ad infostrada, non ho più la mia connessione alice. Vi aggiornerò al più presto, intanto combatterò con i denti.

mercoledì 22 ottobre 2008

Pallottola

Bene, sarò ancora più breve: Pallottola è fantastico. Perchè è un maschio (quando io volevo una femmina), e ha un mese e mezzo, le pulci, e probabilmente una micosi che, se non mi ha già attaccato, mi attaccherà. Perchè, in quanto cavia, da tenere è impegnativo quasi quanto un cane, e perchè mi costringerà a rendere la mia casa a prova di bambino, a spostare tutte le orchidee, a spendere tutti i miei soldi in cure veterinarie rincorrendo medici specializzati a chilometri da casa e orari improbabili, e a rischiare il lavoro portandomelo alle riunioni, perchè "tra un'ora deve fare la terapia". E perchè, povero piccolo, mangia come un cavallo e aumenta di 50 grammi a settimana. Che, per uno che pesava un etto e mezzo due settimane fa, non è poco. Bene, nel momento professionale più complicato della mia vita (favoloso, chiaramente), ho ben pensato di prendermi un piccolo rognosetto peloso, che però è bellissimo e stravivace, e quindi mi fa scordare la gastrite che mi sta facendo venire. Caviatevi anche voi, è meglio di un uomo.

lunedì 6 ottobre 2008

meetic-7

A tutti questo mio breve perchè in realtà sono in piedi dalle sette per lavorare e non sto concludendo nulla. Una risata mi seppellirà. Sabato men vò bel bella a Paderna per una mostra, e faccio tappa a Montecchio per farmi caricare da un'amica col suo neofianceé fiorentino. Ci fermiamo a prendere un caffè prima di partire, e chi ti vedo? Uno che mi fissa e sembra la copia sputata dell'imbecille che non mi ha più scritto. UN NANO. In effetti, quando ti scrivono altezze prossime all'uno e settanta, una dovrebbe mettere in conto che si tratti di qualcuno che a malapena ti guarda in faccia. Mi consolo, io mi sentivo in colpa per aver barato di due chili.
Comunque, la faccio breve, conto di pubblicare foto e report del matrimonio di domenica scorsa (si tratta di aneddoto e foto gustosissimi), e intanto comunico al mondo l'ingresso di una nuova bestia nella mia vita. E' piccola, è pelosa, ed è pure un pò sociopatica (da cui il nome). Al momento si chiama Pallottola, è una piccola cavia pelosa e pezzata (bianca, nera e marrone), appena ne avrò una vi invierò foto. Chiaramente è una carognetta, ma questo era logico.

giovedì 25 settembre 2008

meetic-6


Ieri ho cercato di scrivere per farmi cancellare, ma pare sia impossibile. Nel frattempo ho cancellato le foto e sostituito la città. Speriamo basti, e di scoprire come uscirne. Nel frattempo, ieri ho incrociato un altro dei maschi totem (i pochi alfa rimasti) della mia esistenza. Ho svicolato per lasciargli un buon ricordo di me, quando ero magra, giovane e carina. Anche perchè lui, al solito, è più figo di prima. Tragedie quotidiane.. Magari nei prossimi giorni scrivo un pezzo di lui. Il titolo ce l'ho già: il Buon Partito. Altra fotina da Madrid..

martedì 23 settembre 2008

meetic - 5


Ok ragazzi, qui credo si esageri: oggi mi sono ritrovata tra le proposte un 56enne. Mio padre ne ha 62, mò chiamo il telefono azzurro.
Comunque, il tizio con cui mi scrivevo mi deve aver scaricata perchè non ha scritto più, il che è una follia, e conferma la mia convinzione più profonda: se sono da soli è fondamentalmente perchè sono pigri.
Qualcuno mi sa dire come ci si toglie da quella trappola (a parte far chiudere l'indirizzo di posta elettronica)?
Nel frattempo, vi anticipo un pò di Madrid, con l'ultima foto scattata.

mercoledì 10 settembre 2008

meetic-4

Bene, questa settimana ho vinto...il mio primo maniaco! Allora c'è uno che sostiene di avere 45 anni e di essere di Mantova (ma pure di essere bugiardo) che mi ha riconosciuta e mi chiama per nome. Ora, 'stà roba dei maschi che credono che a fare i misteriosi ci si renda affascinanti deve finire: l'unica cosa che mi ispira un uomo che non mi dice chi è è chiamare i carabinieri. Cercherò di fargli capire che aria tira, se dotato di testicoli la pianterà di fare il cretino e mi rivelerà, probabilmente, di essere il panettiere, altrimenti vedrò di porre estremi rimedi. Accetto consigli (anche sui modelli di accette per evirazione).

p.s.: ma sapete che a Mantova Gad Lerner ha avuto un attacco di andropausa e d'invidia (come spiegare altrimenti le domande?) verso il buon Jonathan Safran Foer?

giovedì 4 settembre 2008

festivaletteratura (e smanie da conferenziere)

Aggiornamento:
quest'anno, causa lavoro, non potrò certo fare la squinzietta che se la gira e se la tira per i vicoli mantovani, inseguendo autori e ospitando scrittori. Sarò io a relazionare da qualche altra parte, e qualcuno di voi sa che domani tremerò e tramerò spero molto elegantemente di fronte ad un pubblico (che non chiederà autografi, ma in qualche caso farà domande). Comunque, una puntatina nella cittadella dei libri la farò, con la mia favolosa amica Flavia che non vedo dal 2006 e che mi viene a trovare per l'occasione: perchè lei, nella città eterna, si occupa di libri e scrittori in modo estremamente serio, e quindi viene pure a lavorare. Bene, torno a prepararmi per domani, che ieri mi hanno intervistato e rivedendomi mi sono resa conto che per la timidezza non solo non guardo in camera, ma guardo proprio il soffitto. Una cosa aberrante.

lunedì 25 agosto 2008

meetic-3

Ormai avrete intuito che sarà una saga.
C'è vita nell'etere. Un uomo con occhiali da sole mi ha scritto chiedendomi, se per caso, ascoltavo CCCP-CSI. Nella scheda si segnala agnostico, e tra pochi giorni se ne va dal sito. Ho ritenuto opportuno rispondere, vi farò sapere.

venerdì 22 agosto 2008

meetic-2

Una mezza tragedia. Ma da quando gli uomini credono che dichiararsi cattolici praticanti occasionali li renda interessanti agli occhi di un'agnostica? E che una foto con birra in mano, sguardo serio da "ieri mi è morto il gatto ma se ti prendo ti stendo", o, peggio, con gli occhiali da sole, stimoli qualcosa che non sia l'istinto a dare un altro giro di chiave alla porta di casa? Ah, già.. da quando rimorchiano in discoteca..

lunedì 18 agosto 2008

meetic

Ok, l'ho fatto. Dopo un calmo pomeriggio domenicale d'agosto (ieri) passato sul divano a mangiare gelato e guardare film romantici (nello specifico "patnerperfetto.com", così vi è chiara la dinamica), ieri notte, all'insana ora in cui di solito posto qui sopra, m'è venuta l'illuminazione. E poi ho perso la luce, e mi sono iscritta ad un sito di incontri on line. Grasse ghignate, anche perchè i profili sono agghiaccianti, le foto peggio (la mia non fa eccezione, ma dovrebbe scoraggiare i più), e soprattutto perchè, in quanto femmina in età fertile, mi stanno subissando di mail (su un nuovo indirizzo fantasma, per chi mi avete presa?). La cosa più divertente è andare a verificare il profilo della loro donna ideale e rendersi conto che il mio manco l'hanno letto. Altrimenti, come spiegarsi l'ideona di un venticinquenne che vuole conoscere al max 30enni che ascoltano musica dance e passano serate al pub, che mi chiede di chattare, nonostante abbia specificato chiaramente di essere in un'altra galassia? O profili di donne ideali che specificano età dai 18 ai 50? Una risposta c'è, vedete voi quale.. Io continuo a leggermi i messaggi di presentazione, che sono la cosa più interessante (a livello antropologico) del sito. Poi vi racconterò come va.

giovedì 31 luglio 2008

arretrati

Sto ascoltando: Michael Nyman, the Piano. In macchina, per la mia anima tamarra, Madonna, Like a prayer.
Sto leggendo: ancora Grossmann; l'ultimo numero di Diario; vari numeri di varie riviste femminili (Elle, Velvet, Glamour..); manga, bandes déssinées, comics, manwa, etc...è estate anche se sto a casa. Il prossimo, in im-paziente attesa, è L'arte della gioia di Goliarda Sapienza

E però mi accorgo solo ora di non avervi raccontato del fantastico microconcerto di Rea al porto di Boretto, dove da Biancaneve e i sette nani siamo volati a Colazione da Tiffany passando per Puccini (era lui?) e Buarque, e poi di nuovo tutto da capo, con un superfan al mio fianco che ha concluso il concerto con un "bravo toso!" colmo di veneto furore.
Se poi domani riesco a recuperare qualcuno per andare a sentire Fresu&Caine.. speriamo in bene.

e 32

Ieri (data l'ora, due giorni fa), ho compiuto un altro mirabile anno.
Devo dire che, nonostante superlavoro, debiti da shopping compulsivo, e altre amenità, martedì mattina mi sono svegliata, mi sono guardata al maxispecchio da 5 mq davanti al mio letto e mi sono vista bene come non mai.
Bello compiere 32 anni e mangiarsi una fiorentina da 950 hg di carne irlandese senza fare una piega, con mezzo ristorante che ti fa i complimenti per l'impresa e tu che pensi che il conto sarà anche salato, ma dopo settimane da vegetariana ne valeva la pena. Mi voglio più bene, anche così.
Ah, già: alla fine la meta della minifuga sarà Madrid.

domenica 20 luglio 2008

Alice Paul


"I always feel....the movement is a sort of mosaic. Each of us puts in one little stone, and then you get a great mosaic at the end."

-Alice Stokes Paul (1885-1977)

Hanno appena trasmesso un film tv sulla sua vita e sulla sua (e di tutte le sue compagne) battaglia per l'estensione del diritto di voto alle donne negli Stati Uniti, nel 1920. Qui era nel 1901, aveva 15 anni. Morì quando stavo per compiere il mio primo anno di vita, e non credo che la ringrazierò mai abbastanza.

http://www.alicepaul.org/

mercoledì 9 luglio 2008

tv maledetta tv

Qualcuno mi spiega a chi è venuto in mente di trasformare la Chiabotto nella Pamela Anderson dé noartri? E soprattutto: perchè?

(scusate, facevo zapping e ho scoperto Rtv)

mercoledì 2 luglio 2008

il Grande Maschio - 2

un'amica mi ha telefonato chiedendomi se esista davvero questa meraviglia della natura, e se posso descriverlo con più precisione. Ho deciso che solo una frase poteva farvi davvero capire di cosa stessi parlando. Questa:

principio assoluto del ferormone:
Il Grande Maschio è ciò che ogni donna vorrebbe potersi mettere addosso appena sveglia.

Ecco, direi che è chiara.

sabato 28 giugno 2008

Il grande maschio - 1

cosa sto leggendo: Che tu sia per me il coltello, di David Grossman
cosa sto ascoltando: In time, the best of R.E.M.


Allora, che dire.. Sempre troppo lavoro, ma in realtà la testa è già a settembre, alla minifuga rinviata con le fantastiche girls (just wanna have fun), forse a Lisbona-magari, ma mi sa che si finirà altrove. Però, nel caso, avrei già in testa da giorni il look adeguato. Da dandy dé noartri, roba che per la prima volta dovrei farcela con un bagaglio a mano.
Ok, che ve frega del mio sogno di perdermi tra le strade della capitale del fado? Tanto vi romperò ancora le scatole con questa storia, già lo so.
Nel frattempo, per chi volesse farsi una grossa risata, mi sa che vi inserisco un inciso degno del manuale (così spiego la tag). Eccolo qui:


Il grande maschio
Ormai sono almeno tre anni che lo inseguo. In realtà l'inseguimento durò pochi giorni, non fu mai molto convinto nè lui si accorse di nulla, salvo forse credere che io avessi un'amica che davvero voleva passare il capodanno con lui (santa donna copertura!). Poi, dato che sono una dura, mi permisi di fargli sapere che, si, il suo numero ancora l'avevo, ma chissà dov'era finito (nel carteggio di un incarico di due anni fa, esattamente nel terzo faldone a sinistra della mensola del mio studio). Però, dato che lui per lavoro viaggia molto, dato che io per lavoro viaggio molto, e dato che lui passa sempre per lo stesso tratto di strada che, ogni tanto, devo fare anch'io.. ogni volta che passa un veicolo analogo al suo io strabuzzo gli occhi. Se al volante c'è lui, sarà una bella giornata. Come le macchine gialle del protagonista del mistero del cane ucciso a mezzanotte, che era poi un bambino con problemi mentali, e questo dovrebbe farmi riflettere. Il fatto che lui non sappia che io nel frattempo ho cambiato macchina mi dà un punto di vantaggio nel concorso per la salvaguardia della mia dignità. Anche quando non resisto alla tentazione di suonargli il clacson (mica mi può riconoscere, e poi guarderà ben la strada, almeno lui). Insomma, il Grande Maschio rimane un miraggio sulla variante della mia esistenza. Chissà come sarebbe la mia giornata se lui avesse deciso di invitarci a quella maledetta festa di capodanno. Chissà come sarebbero le mie serate se a quella festa si fosse accorto per caso che non sono asessuata. Chissà come sarebbe la mia vita sessuale se un giorno, dopo avermi riconosciuto nonostante la yaris verde golf (che fa tanto radical-chic), decidesse di fermare il furgone, prendermi tra le braccia abbronzate e portarmi via, sul cavallo bianco - che in queste situazioni è sempre opportuno? Mah. Per mia fortuna ho sempre la sensazione che mi sia andata bene. Nonostante il fatto che, quel capodanno, mi sia beccata un'infezione da stafilococco. Guarda che la sfiga a volte ci prova proprio gusto..



giovedì 26 giugno 2008

skype

Per chiunque mi cercasse su skype, l'ho disinstallato dal mio pc. Dopo più di un anno di passione (nel senso di dolore) mi sono decisa a portare il computer dal tecnico, ed è saltato fuori che, tra antivirus e skype, avevo tutta una serie di cosette bloccate (roba tipo connessione, utilità di sistema, quisquilie). Skype era dove non doveva essere e l'antivirus faceva quello che non doveva fare. Ora ho alleggerito la mia bestiola, skype lo rimando a quando cambierò macchina, appena finita la tempesta Vista..

martedì 17 giugno 2008

match point

L'ho appena rivisto, e sarà che il fascino di Scarlett J. ricorda molto quello di Norma J., ma mi è venuta in mente la storia di Marilyn coi Kennedy..

lunedì 16 giugno 2008

comunicazione di servizio

Scrivo qui perchè la mia posta non riesce a comunicare col mondo esterno (e non so perchè).
Domenica ho cercato di fare gli auguri di compleanno a Sara, che sta a Londra e che manca tanto a tutti noi che siamo rimaste qui in valPadana. Spero che, passando di qui, provi a contattarmi, o mi scriva un indirizzo e-mail alternativo. E che sappia che le volevo fare TANTI AUGURI!

martedì 10 giugno 2008

sosia famosa n.3

Mi ero dimenticata di aggiornarvi sul concorso annuale per la mia sosia famosa. Quest'anno, in occasione della laurea del mio pseudofratellino -qualche mese fa, mi sono trattenuta dal raccontarvi perchè l'abbiamo passata in ospedale con lui e una flebo- è stata proposta una nuova candidatura. devo dire che stavolta la somiglianza la vedo anch'io, non fosse che per il neo sulla guancia e il taglio di capelli. La vincitrice del premio Sosia famosa 2008 è: Arundhati Roy.
E' una scrittrice indiana di cui continuo a regalare il romanzo più famoso senza averlo mai letto, solo perchè il titolo mi piace tanto e tutti, ma proprio tutti, finiscono per ringraziarmi con gli occhi commossi a distanza di mesi. Quindi dev'essere bello..

lunedì 2 giugno 2008

post n°90

sto ascoltando: Stefano Bollani, Piano solo
sto leggendo: Luce Iriguaray, La via dell'amore (ma ho appena finito La signora nel furgone di Bennet)

Mi mancate, ma non disperate, io non dispero del fatto di non mancare a voi..

domenica 11 maggio 2008

le muse

sto ascoltando: già lo sapete. Ma mentre guido, da settimane, ormai c'è solo Nevermind dei Nirvana
sto leggendo: Verso Betlemme di Joan Didion. Questa donna mi incanta ogni volta. E' il suo stile: minimalista e lirico. Tutto da imparare

Questa settimana vorrei dirvi tante cose, tutte poco aggregate, quindi le butto qui, come di solito si tratta di appunti sparsi. Sono felice che sia stato appena pubblicato in italiano un libro di Simone Weil, non la si legge mai abbastanza, ed è una delle mie muse da quando ero ragazzina.
E visto che parlo di muse, e che mi sono trovata a riflettere sulla strana direzione della mia esistenza negli ultimi anni, eccole qui, tutte le donne che mi hanno davvero guidata da quando ero ragazzina.
Oltre a Simone (leggetevi Venezia salva e capirete perchè), e Marguerite Duras (tutto, ma soprattutto Giornate intere tra gli alberi), Tina Modotti (le sue calle e le sue rose campeggiano nella mia camera da letto), Christa Wolf (Cassandra, e tutto il resto). E poi, esteticamente ed emotivamente, Vita Sackville-West, Marlene Dietrich, Giovanna d'Arco e Katharine Hepburn. L'elenco non finisce chiaramente qui, ma è già lungo e tormentato. Mettendole tutte insieme un filo rosso c'è. Decisamente non sono una signora. L'androginia, la sensualità, il rigore e l'estetismo ascetico. E il fatto che, più o meno, si trovino tutte nello stesso difficile periodo della storia. Se poi aggiungiamo che pure i modelli maschili stanno tutti in quella cinquantina d'anni, forse qualcosa di più netto si può trovar fuori. Il gioco è aperto.

domenica 27 aprile 2008

forever Chuck

sto ascoltando: ancora Danilo Rea, mi ha stregato
stasera leggerò: Chiara Cretella, Annunciazione in metropolitana

Stamattina ho finito Rabbia di Chuck Palahniuk. Quell'uomo lo adoro.
Sta inesorabilmente trasformando la sua prosa in qualcosa di sperimentale, lui scrive che non sta facendo niente di nuovo, ma, come per Cavie e per Diary, lo sta facendo in modo nuovo.
Alla fine della lettura, però, un dubbio atroce mi tormenta: dato che, dopo il successo del film tratto da Fight club, nel mondo sono sorti dei fight club reali, non è che qualcuno, leggendo del party crashing, inizierà a girare di notte con un albero sul tettuccio a sfondare le auto altrui?
Altri momenti della mia giornata potrei passarli a raccontarvi di come il concerto a Parma di Tuck & Patty meet Musica nuda (Magoni&Spinetti) sia stato un viaggio favoloso, soprattutto quando i quattro hanno cantato Time after time, o improvvisato Fever. O del fatto che Tuck mi ricordi uno gnomo impazzito: ha suonato un assolo di 20 minuti. Forse erano di più, forse di meno, ma sembravano eterni.
O di come Gaff aff (spettacolo della compagnia Zimmermann & de Perrot) sia uno dei migliori momenti di teatro a cui ho assistito nell'ultima stagione..
O consigliarvi, tra le mie ultime letture, La sovrana lettrice, del solito favoloso Alan Bennet: poche ore di rinfrancante humor inglese.
Ma oggi vi lascio qua, è tardi e devo ancora mettermi a lavorare.

martedì 15 aprile 2008

condoglianze

non ho altre parole

domenica 6 aprile 2008

erano solo ragazzi in cammino

Bene, dopo giorni passati a non dormire la notte per leggere, ho appena finito l'ultimo libro di Dave Eggers. E' uscito quasi un anno fa e l'ho stagionato, ma meritava che fossi pronta. E', come promesso in copertina, uno dei libri più commoventi che io abbia mai letto.
Ti fa venire voglia di fare qualcosa, e alla fine scopri che qualcosa l'hai già fatta comprandolo, dato che i proventi vanno alla fondazione del protagonista. E lo stesso non è abbastanza.
Dato che tutti sentiamo parlare del Darfur, e dato che non capiamo come funzionino le guerre in Africa (perchè non lo capiamo, come giustamente dice Valentino), è anche una lettura utile. Per sapere com'è iniziata, per sapere com'è stata vissuta, per dare un senso alle immagini viste in televisione e sui giornali. Per sapere che il Darfur è una regione del Sudan, e che il conflitto non è iniziato lì. Che c'entrano il petrolio, gli americani, Bin Laden (il prezzemolo), e, al solito, l'occidente.
E per conoscere la storia di un ragazzo giapponese che voleva portare dei ragazzini africani a giocare una partita fuori dal campo profughi, o quella di un'altro che li fece attraversare il deserto vedendoli morire d'inedia. E quella di una rifugiata sudanese uccisa in america dal fidanzato geloso, o di una che ce l'ha fatta, e adesso studia in Inghilterra. E per portarseli tutti con sè, e decidere di fare qualcosa perchè non accada ancora. Alla fine di questo libro mi è tornata in mente la frase che nel 2001 continuavamo a ripeterci, e che poi abbiamo smesso di amare perchè usata troppo spesso su altre bandiere. Un altro mondo è possibile.

Se volete saperne di più, oltre a leggervi il libro (Dave Eggers, Erano solo ragazzi in cammino, Mondadori, 2007):
http://www.valentinoachakdeng.org/


domenica 30 marzo 2008

La cosa più divertente è che io scrivo scrivo, e penso, "ah, che figata, questo lo rimetto a posto e poi lo pubblico sul blog", poi rimane tutto bozza e finisce che non scrivo niente. Vi penso intensamente, ma credo che questo venga anche dal fatto di non trovare commenti. Un pò ammazza anche il mio imperturbabile ego. Ma, pur sapendo di aver sbagliato dall'inizio, perchè non ho dato una direzione precisa nè un unico argomento, e soprattutto perchè non ho regolarità, io persevero. Tanto lo faccio per sfogare gli afflati lirici, quindi va bene comunque. A presto

martedì 25 marzo 2008

Harry Potter

Ho finito l'ultimo volume della saga - non crediate che ci abbia davvero messo così tanto: alla fine l'ho iniziato due giorni fa, quando sono stata sicura di avere il tempo per rincoglionirmi sul divano.
Ho riso, ho pianto, ho avuto paura e ho parlato da sola che manco durante le olimpiadi. Ho anche esultato con i braccini alzati. Mi è piaciuto tantissimo, più di quanto mi aspettassi, anche se alcune notarelle son proprio da fare.
1- Cara J.K., ho capito che ti abbiamo rotto le scatole e non ne puoi più, però, quell'ultimo capitolo, lo potevamo evitare. E' posticcio, e ne è chiaro l'intento di metterci a tacere, noi harry-dipendenti, dal dissuaderci dal pretendere quei due ultimi volumi promessi 5 anni fa (memoria archivistica). Si, proprio quelli dei due anni di scuola di specializzazione che il maghetto e i suoi amici avrebbero dovuto frequentare dopo Hogwarts. Perchè non ci basta sapere che si sono tutti sposati con la loro prima cotta (cosa triste, in realtà), anche se capiamo che, come in ogni comunità chiusa, la vita sentimentale dei maghi sia un pò limitata.
2- Questo mi porta a pormi una domanda agghiacciante: ma poi quei tre hanno recuperato l'anno? Oppure gli hanno attribuito il diploma per meriti speciali?
3- Passiamo quindi alle domande serie. La prima, e più inquietante: come cavolo ha fatto la spada di Godric Grifondoro a ricomparire nel cappello parlante dopo essere scomparsa nei sotterranei della Gringott, nelle mani dell'avido folletto Unci unci (versione potteriana di Gonlum)? Ma soprattutto, con tutte le ipotesi possibili, che senso ha allora tutta la fola del buon fratello maggiore di Ron sul senso di proprietà dei folletti?
4- Com'è possibile che la sorveglianza a casa Malfoy fosse così scarsa? E com'è possibile che Voldemort sia così tonto da non accorgersi della distruzione degli horcrux se non quando ormai è troppo tardi? E altrettanto tordo da non rendersi conto che la bacchetta di sambuco non faceva nulla all'esercito di Silente?
5- Ma quanto è carogna il mettere un vecchio dall'occhio fasciato in Diagon Alley quando tutti stiamo ancora sperando che Malocchio Moody sia vivo?
6- Harry come diavolo fa ad essere l'eroe quando continua imperterrito a mettere a rischio i suoi compagni facendoli regolarmente catturare? Due esempi per tutti: se strappi un oggetto da una porta in un ufficio sorvegliato, abbi almeno l'accortezza di sostituirlo con un falso (come farà poco più tardi la saggia Ermione, povera dotata di cervello in mezzo a due rintronati); se ti dicono che non devi dire una certa parola o ti beccano, non dirla. Anche perchè il risultato delle due degne azioni ha messo a rischio tutta l'operazione, oltre a far spaccare Ron, saltare la copertura del rifugio, far catturare tutti e torturare Ermione. Poi uno si chiede perchè l'occhialuto maghetto alla fine pensi al suicidio..perchè almeno è altruista, benchè scemo.
7- ma la scena con Silente nel cervello di Harry non ricorda la pubblicità di una birra che, guarda caso, è comparsa poco dopo la pubblicazione? e poi, ci volete confermare si o no che la creatura singhiozzante e schifosa sul pavimento è la parte di Voldemort custodita da Harry? O dovremo morire col dubbio?
8- 'Stà storia del sacrificio in nome dell'ammore che l'eroe fa per salvare tutti i suoi compagni sa un pò troppo di metafora cristologica. Però ho gradito, davvero. Soprattutto il fatto che poi resti vivo perchè è il pensiero che conta.
9- sempre con le metafore, andiamo con l'occhio nel triangolo, coi doni della morte e con la maledizione cruciatus? No, sarebbe troppo lunga.
10-ma davvero, Harry, ci hai pensato su per 11 anni 11 prima di decidere di accogliere il figlio di Remus e di Tonks? Dopo tutto quello che hai passato in Privet Drive! Siamo delusi.
Bene, mi fermo qui, anche se molto avrei da dire, soprattutto sulla liason tra Piton e Lily, e sulla bellissima cosa che mai, e poi mai, in questa saga i cattivi sono stati soltanto cattivi e i buoni soltanto buoni. Ringrazio per la storia personale di Tom Riddle e per quella di Silente, a dimostrazione che si può insegnare il grigio anche ai bambini. E per 5 anni (ho iniziato tardi) di presenza di un mondo alternativo nella mia vita.

lunedì 28 gennaio 2008

27 gennaio

E' appena terminata la giornata della memoria. Anche quest'anno, tante letture e tanti filmati. Ho rivisto Train de vie, e ho pianto di nuovo.

domenica 6 gennaio 2008

Arriva la befana

sto ascoltando: Danilo Rea, Introverso (2007)

stasera leggerò: l'ultimo volume di Harry Potter, trovato ieri al supermercato dietro casa, in barba alle file di mezzanotte


Eccomi qui, per il primo post dell'anno, e mi rendo conto di non aver mantenuto una promessa, una delle tante fatte nel 2007. Perchè? Perchè scrivo scrivo, ma mi sembra di non aver scritto mai abbastanza bene per pubblicare, così finisco per tenermi le cose per me.

Bene, che dire, cerco di rimediare. Consiglio quindi qui (o recensisco brevemente, ditemi voi) alcuni libri che ho letto nell'ultimo mese.

Sempre sul filo della storia delle donne, come già anticipato, Un mondo di donne, a cura di L. F. Pusch e S. Getter, per l'Italia di M. Gregorio, pubblicato da Pratiche Editrice nel 2003: l'avevo comprato su una bancarella bolognese per la foto di Marlene in copertina e il prezzo stracciato, si è rivelato libro totem, uno di quelli da portarsi in giro tipo bibbia. Fa seguito - lo spirito pare lo stesso, nonostante le biografie siano meno e più corpose, pur rimanendo entro limiti accettabili per una lettura rapida e compulsiva - Americane avventurose, di C. De Stefano, pubblicato sul finire dello scorso anno da Adelphi. La cosa che salta agli occhi, scorrendo le vite di tutte queste donne incredibilmente affascinanti e creative, nobili creature alate, è che essere donna ed essere in gamba rende impossibile l'avere una vita affettiva normale e morire di vecchiaia. Volevo seriamente fare una statistica di quante fossero morte suicide (un numero spaventoso) o di morte violenta, preferibilmente dopo o durante violentissime vite affettive con uomini che definire indegni è poco. Si salvano le lesbiche, anche loro in gran numero. A voi le conclusioni (io mi sono depressa per giorni).

Sempre sul filone, perchè parlando di donne coraggiose si finisce per parlare di streghe, il gioiellino Piccola storia del diavolo, di George Minois, pubblicato da il Mulino nella collana Intersezioni, nel 1999. Acquistato nel bookshop di palazzo della Pilotta dopo la disfatta della mostra sul medioevo curata da Le Goff - una delle mie prime mostre-fuffa, tutta riproduzioni e didascalie – si è rivelato oggi, dopo anni di stagionatura sotto il comodino, il migliore investimento culturale di quella giornata. Forse la parte sul XX secolo poteva essere oggetto di maggiore attenzione, ma all'autore preme più spiegarci come si è arrivati fin qui e da dove si è partiti, e, in tempi di teocom, leggere frasi come “[..] in principio, il cristianesimo stesso non è altro che una setta eretica giudaica” fa bene alle sinapsi. Poco più di un centinaio di pagine: minima spesa, massima resa.

Quindi, sempre per via di quell'interesse per la storia delle religioni (vedete che, nonostante tutto, c'è un filo), consiglio In cosa credono gli ebrei, di E. Kessler, veloce manualetto di Antonio Vallardi Editore, del 2007. Oltre all'abbondanza di storielle divertenti – la più bella quella sulla Germania nazista a pagina 42, non ve la racconto così siete costretti ad andarlo a cercare, ne vale la pena – è un testo chiaro e ben scritto. Perchè, dato che sto lavorando in una sinagoga (e così svelo gli arcani di questi ultimi mesi), mi sono sentita rivolgere domande surreali da carissimi amici di fede cattolica. La più eclatante: “ma agli ebrei nessuno dice niente 'ché hanno ucciso il signore?”. Da una carissima amica, ragazza intelligente e laureata. Ringraziamo chiunque insegni storia e catechismo con l'attenzione necessaria a generare questo.

E adesso, qualcosa che non c'entra, ma che mi serve a mantenere almeno in parte una delle promesse del 2007. Stamattina, leggendo l'Espresso a colazione, a pag. 105 trovo notizia di un saggio sul linguaggio di Camilla Cederna, a firma di G. Lauta. La cosa che noto, è che il saggio si trova nel volume Scritti linguistici per Luca Serianni, in occasione dei 60 anni dello storico della lingua italiana. Mi suona un campanello nella testa, perchè Serianni è uno degli accademici della Crusca che ho visto a Mantova durante il festivaletteratura, per la precisione allo sportello del pronto soccorso grammaticale, venerdì 7 settembre. Lui, che è autore di una grammatica famosissima, e che solo per questo potrebbe permettersi di far sbadigliare frotte di ex studenti elementari, è riuscito ad appassionare un pubblico inaspettatamente numeroso, che ha posto domande illuminanti sui dubbi che attanagliano gli italiani, come quelle sulle proposizioni completive (cosa sono? Cosa?!?) e le loro relazioni con le interrogative indirette, o, più tera tera, sulla corretta forma da usare per indicare le nazioni straniere durante le radiocronache sportive. E' la Moldavia o la Moldova ad avere segnato? Insomma, alla fine non lo lasciavamo andar via, e la mia amica Mirka ha continuato per i tre giorni successivi a frequentare lo sportello (anche se come lui nessuno mai). Merito di Serianni è pure l'avermi dato garanzie circa l'aberrazione dell'uso piemontese e lombardo di “piuttosto che” al posto di “o”: è avversativo, usato altrimenti è equivoco, e non esiste vantaggio ad usarlo in quel modo. Grazie davvero, non ne potevo più. E pure la sua opinione rispetto a tutta l'iniziativa, premiatissima dal pubblico del festival, dello sportello: “Se la lingua va dal medico è segno di buona salute”: perché significa che ancora siamo in grado di percepire l'esistenza di un malanno.

Ecco, spero di aver ben iniziato l'anno. Buon 2008 anche a voi!



si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..

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