Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


lunedì 26 ottobre 2009

Cà Morosini

Tanto tornerò sull'argomento (davvero): ieri pomeriggio sono stata in un luogo meraviglioso. Credo che ci tornerò, farò foto e raccoglierò racconti, da condividere con voi.
La cosa che mi rimane, dopo una lunga chiacchierata con Giovanni (una tra le persone che si occupano ancora della casa) ed aver letto una vecchia intervista al fondatore Paride Allegri, è la sensazione di non essere più capace di quell'innocenza, che pure conoscevo. Non è pessimismo, so di essere ancora capace di passione per le cause perse. E' che, davvero, ripensando a dove se ne sia andata quella parte di me, mi rendo conto che è stata la vittima sul campo della mia unica vera storia d'amore. Che era tale solo da parte mia. D'amore non si muore, come diceva una vecchia canzone, ma a volte qualche pezzo di noi lo fa.

giovedì 8 ottobre 2009

perchè sono un orso

L'andare a vedere un grande concerto spesso è più simile al portare una maglietta firmata che all'ascoltare un disco. L'una cosa è evento privato, esperienza vissuta in prima e spesso singolare persona. Mentre, come Naomi Klein insegna, il portare una maglietta con marchio in bella vista è come prestarsi a fare da insegna pubblicitaria e pagare per farlo, farsi veicolo di un messaggio commerciale cammuffato da appartenenza ad una categoria di persone. Dovrebbero essere i produttori di abbigliamento a pagare i clienti per portare in giro il loro marchio in maniera così evidente da sembrare essi stessi un prodotto. E, allo stesso modo, al concerto si va, più che per ascoltare la musica, che di certo non può raggiungere in uno stadio affollato la qualità raggiunta da un buon impianto audio domestico, per “esserci”, cioè per fare parte di quel pubblico. Paradossalmente, se sul palco non ci fosse nessuno, ma scorressero immagini su un maxischermo, molti degli spettatori non se ne accorgerebbero, e andrebbero a casa contenti. Paradossalmente, la notizia il concerto la fa se il pubblico è a livelli record. Quindi, in realtà, lo spettacolo è il pubblico. Che, paradosso finale, paga soprattutto per vedere se stesso, per sentirsi parte di se stesso, per cantare con se stesso.
Preferisco una cena tra amici.

mercoledì 30 settembre 2009

antivirus

L'antivirus aggiornato mi sta creando seri problemi di connessione. Spero di reggere all'attacco, altrimenti dovrò confermare quello che sostiene il mio programmatore di fiducia, cioè che l'antivirus è peggio dei virus. Scusate l'intermezzo, ma sono un pò esaurita

martedì 22 settembre 2009

grandi notizie!

E, a completamento del post precedente, la grande notizia: l'autobiografia sessuale in forma di manuale per giovani singles diventerà davvero un libro. Grazie all'aiuto della fidatissima Nino il progetto sta prendendo forma fisica (ricchi premi e cotillon), e si concretizzerà per i primi mesi dell'anno. Anzi, dò la data ufficiale:
15 febbraio 2010, nell'ottavo anniversario della mia castità. E speriamo porti bene.

riflessioni? colonscopia? oppure semplicemente scrittura..

Nello splendido saggio della Pinker che sto leggendo, tra le altre saggissime notazioni, una m'è rimasta (e magari fosse soltanto una). Si tratta del concetto che i maschi della specie umana tendano a focalizzare le loro energie in un unico campo ristretto, tralasciando tutto il resto, mentre noi femmine tendiamo ad occuparci di più discipline, così come di un problema riusciamo a puntare il contesto, loro soltanto l'obiettivo. Ogni tanto, come sercizio di personale vacuità, mi diverto a fare un giro su Google, cercando gli "uomini" che hanno fatto della mia vita sentimentale un campo minato. E' bello vedere che la Pinker è confermata dai fatti: trovo loro notizie soltanto per quanto riguarda la loro attività prevalente, mai del volontariato, qualche interesse artistico (tranne quelli retribuiti ad onore o denaro, ma tant'è). Poi mi cerco anch'io, e purtroppo devo dire che la mia sorte, nell'ultimo anno, è diventata la stessa. Se prima uscivano anche stringhe sulle mie attività di volontariato, o di organizzazione di eventi (a gratis), oggi esce soprattutto il mio lavor, pur in tutte le sue sfaccettature. Però io ho il barbatrucco. Ho uno pseudonimo, questo. Loro no. Il fatto di avere un'Ego multiplo mi salva dall'averlo ipertrofico.

riflessioni? colonscopia? oppure semplicemente scrittura..

lunedì 21 settembre 2009

dellavita e dellafede

sto leggendo: Susan Pinker, Il paradosso dei sessi
sto ascoltando: Johnny Cash, Ring of fire: the legend of Johnny Cash

Distrutta dalla preparazione alla colonscopia (e terrorizzata dall'aver scoperto solo al termine del 4° dico 4° litro di beverone assassino che la polverina era rimasta sul fondo), l'intestino pulito come la stoviglia di un hotel 5 stelle, torno oggi da un battesimo surreale, dove tutti erano atei tranneil prete e un paio di spettatori, il bambino molto infastidito da tutta la procedura, e i parenti completamente assorti da macchine fotografiche e videocamere. Come sempre negli ultimi anni, al termine di scene come gente che si mette sul pulpito per trovare l'inquadratura migliore, mi chiedo se non siamo diventati tutti giapponesi: l'evento esiste se lo fotografo, altrimenti non l'ho vissuto. E soprattutto, non lo vivo mentre accade, perchè troppo impegnato ad immortalarlo per ricordare com'era. Se poi volessimo discutere dell'iconoclastia e del palese paganesimo insito nel fatto di trattare la cerimonia come se fosse una festa di compleanno e non un rito religioso con un suo forte valore simbolico.. non ne usciremmo vivi. Credo che la mia istintiva aderenza alla ritualità, il senso del divino che cerco diperatamente, trovandolo in qualunque forma, mi abbiano ormai compromesso la buona accettazione del cattolicesimo. Che è una religione pagana nella forma e ormai vuota nella sostanza. Una tristezza. Fermo restando il rispetto per chi comunque crede, a dispetto degli eventi e delle parole. Oggi sono un pò gelida, forse è il digiuno.
Tornando a bomba su tutt'altro, il libro che sto leggendo sta devastandomi corpo e mente, non riesco più a guardare un uomo come se non si trattasse di uno scimmione precipitato direttamente da ere lontane, e credo che la cosa peggiorerà sensibilmente il mio appeal. Come se ce ne fosse bisogno..

venerdì 18 settembre 2009

Addio Patrick

Un post adolescenziale, ma d'obbligo.
Ha popolato i sogni d'adolescente, e fatto da cemento per un'amicizia che è durata per anni. A volte un film proibito ai minori di 15 anni può coalizzare due tredicenni davanti a una videoteca.
Anche se eri fantastico in Point break, e se sarai sempre stato il duro del Road House, per tutte noi che eravamo ragazzine rimarrai sempre quello che non mette Baby in un angolo. Ci mancherai, P.S.

mercoledì 9 settembre 2009

fb

Bene, non riesco ad accedere a Facebook. Un segno del destino?

mercoledì 2 settembre 2009

l'istriona

L'argomento è diverso, quindi diverso è il post.

Da alcuni giorni, per riprendermi dal periodo depressivo e caricarmi per il gran lavoro dell'autunno, sono solita farmi lunghi discorsi d'incoraggiamento. No, non quelle sagge cose che uno dovrebbe ripetersi ogni mattina guardandosi allo specchio. Ho velleità d'attrice (tra le altre), quindi passo tutto il viaggio in macchina fino al lavoro creando lunghi monologhi, con ambientazioni realistiche ed interlocutori conosciuti, dove esalto le ragioni per cui sono inappellabilmente il cervello più geniale imballato nella personalità più carismatica mai apparsa sotto il cielo. Roba seria, con tanto di discettazioni filosofiche sulla mia capacità di ispirare le folle. Ad alta voce. Magari senza fare pausa ai semafori. Anche se c'è qualcuno affiancato. Con colonna sonora ispirante di sottofondo, sparata. Il problema non è, come potreste supporre, l'inevitabile e spropositato pompaggio di un ego già ipertrofico, bensì il fatto che, tornata nel mondo reale, sono ancora così nella parte che potrei attaccare il vaniloquio con la prima persona che mi capita a tiro, con effetti terribili sulla mia immagine (che già non sta bene). E non parlo per ipotesi, è capitato.

Studentessa liceale timida e schiva, perennemente infagottata in maglioni oversize e camicie a quadri (erano gli anni novanta), mi perdevo per ore ad immaginare selvagge storie d'amore con questo o quello, passando per sensibile esteta nel sospirare ai versi del divin poeta. Imparai allora che nulla è più eccitante di una versione di latino. Ti annoi talmente tanto che il cervello cerca una fuga.
Un giorno, persa nei miei vaneggiamenti (uno dell'ultimo anno stava portandomi via dalla finestra della classe, senza cavallo bianco ma con fiat panda rosso fuoco. Sempre per il gusto neorealista di cui sopra), finii per fissare insistentemente un mio compagno. In realtà non lo vedevo, ma lui ebbe la malaugurata idea di chiedermi se stavo bene. Interrotta nel bel mezzo, proprio come una sonnambula reagii in maniera violenta. Esclamai, tipo insulto, un "ti amo!" ad alta voce. Lui sbiancò. Io, credo, pure. O forse no, realizzai la cosa con un certo ritardo. Di fatto, abbozzò una battuta, e credo mi abbia creduto a lungo, perchè da lì in poi fece la gatta morta ad ogni occasione, forse pensando di concedermi chissà che. Io, nonostante la mia tendenza al melodramma, ignorai l'incidente, anche perchè io mica l'avevo detto a lui. L'avevo detto a quel gran figo della V A coi capelli scuri e gli occhi verdi, quello che manco mi vedeva, con le mie camicie a quadri.

Il bello della vita è che non impari mai.

bastian contrario

Il bello di essere me (giusto contraltare della sfiga di esserlo) è che sentenzio in continuazione, e che a volte mi ripeto talmente spesso che posso utilizzare le baggianate che dico a mio vantaggio, contando che la gente che è costretta ad ascoltarmi abbia finito per scambiarle per luoghi comuni - cioè, in questo paese, nella verità rivelata.
Per spiegarmi, da anni ripeto ad ongi piè sospinto che:

La coerenza è un vizio che possono permettersi gli stupidi e i morti.

Suona talmente bene che qualcuno mi ha chiesto se era di Oscar Wilde (grazie).

Quindi, quando la mia cara amica N. mi ha fatto notare che ormai da alcuni mesi ho il vezzo di fare l'esatto contrario di ciò che il giorno prima asserisco con convinzione e profondi argomenti, mi sono complimentata con me stessa. Poi l'ho rassicurata: non sono morta, è l'arterio.

martedì 1 settembre 2009

L'era del manzo e altre amenità

Negli ultimi giorni, proprio nel mio delirio sentimentale, mi sono trovata a chiacchierare con due amiche, e mi sono resa conto che, quello che nel discorso ci sembrava perfettamente logico e saggio, non era in realtà che pura follia.

chiacchiera 1: la dichiarazione di Peynet (assioma dell'amico perso)

B.: "sai, non me la sento di farmi avanti, lo conosco da un sacco di tempo"
J.: "ma dài, in amore bisogna rischiare!"
B.: "non hai capito: io a 'stò ragazzo gli voglio proprio bene"
J.: "bè no, allora hai ragione, meglio evitare e aspettare che passi"

Perchè, assioma poi discusso lungamente, è perfettamente logico farsi avanti con uno di cui non ti frega niente, perchè se poi ti manda a quel paese mica hai perso qualcuno a cui volevi bene. Vi pare?

chiacchiera 2: il maschio animaletto (corollario del maschio italico)

B.: "guarda, io poi preferisco i nordeuropei"
C.: "perchè?"
B.: "niente chiacchiere inutili, ci sono quando servono, non ti stanno perennemente a giudicare le smagliature o a guardare le altre, sono essenziali"
C.: "insomma, dei giochini"

Perchè, riflessione poi insorta a mente fredda, se un uomo parla a vanvera, scappa quando c'è bisogno, rompe le scatole se ingrassi e si volta a radiografare i culi altrui, allora sì che è un uomo. No?


Conclusione

Ce l'hanno fatta. Ci hanno raccontato che siamo più libere, in realtà siamo ancora più soggiogate alla categoria del maschio inutile, l'eterno bambinone un pò bolso e un pò calvo, quello di cui ci si deve accontentare per dimostrare di non avere troppe pretese.

Io, nel mio, ho deciso di calare altri 4 kg e di far tornare l'Era dei Manzi. Mi mancano, me li meritavo e me li merito. Nel nome delle soap australiane!

lunedì 31 agosto 2009

aggiornamento n.2: la vita noiosa

Macchina salvata (pure lavata) dal temporale. Vi lascio a nanna con questo:

Facebook fa più danni di una bomba a mano. Per fortuna che c'è.

domenica 30 agosto 2009

aggiornamento

Che dire, sperando che la mia macchina si salvi dall'attacco congiunto basculante rotto-temporale (cioè dall'immensa sfiga che le sta facendo passare la prima notte fuori proprio nel mezzo di una quasi grandinata), vi linko questo, e mi godo il mio stato depressivo post traumatico. N.B.: L'amore è una trappola per topi (specie se amore non è).

sabato 29 agosto 2009

giovedì 27 agosto 2009

e ancora preda del languore scrivo

sto leggendo: La casa di vetro, di S. Mawer
sto ascoltando: vedi sotto, imperterrita

Giusto una breve fuga qui sopra per appuntarmi qualcosa. Nella tristezza di ammettere che la realtà è più che prosaica e squallida, e che ci si dovrebbe accontentare, nella certezza di sapere che non riuscirò ad accontentarmi, e che piuttosto di giocare a questo gioco preferirò dedicarmi ad altro ed abdicare ad un'ascetica attesa del futuro che spero, cosciente di non poter avere quello che vorrei, passo il tempo a programmare il tempo ed il luogo.
Vorrei soltanto che le persone sapessero passare dal credere al sapere, e dal sapere al sentire.

sabato 8 agosto 2009

riflessioni

cosa sto leggendo:In realtà troppa roba tutta insieme
cosa sto ascoltanto: Hard sun di Eddie Vedder (dalla colonna sonora di Into the wild di Sean Penn): Grazie Nino, sarà probabilmente la mia canzone dell'estate


Nel frattempo spiegare il titolo del post è complicato, ma tanto qui non mi legge nessuno, perciò sono libera cittadina in libero non luogo.
In seguito a lunga conversazione sul posto di lavoro, oggi mi è tornata in mente una vecchia considerazione. Di solito quando si parla di seduzione qualcuno che pensa di avere la verità del luogo comune mette il punto al discorso sostenendo che: "alla fine è la donna a decidere".
Il problema è cosa può decidere. Nel gioco delle parti fossilizzato da secoli in questa terra di nessuno (spero sempre nell'eden del nord Europa) la donna decide proprio e solo alla fine. Cioè, può solo decidere se accettare o meno il pretendente propostele. Se solo osasse pretendere di scegliere il pretendente, cioè con chi giocare, di sicuro si trasformerebbe da oggetto desiderato a soggetto desiderante, cioè un abominio privo di attrattiva per il maschietto italico.
Preferirei poter decidere all'inizio, senza prendermi tacitamente della troia.

venerdì 7 agosto 2009

allergia

ok, rendo noto: sto schiattando per la rinite, e non so quale sia la causa.
Aiuto!

domenica 19 luglio 2009

Quo vado?!?

ho appena letto: La città dei ladri, di David Benioff
sto ascoltando: radio Capital


Riflessioni a raffica e un piccolo delirio personale:

La storia non è dei vincitori, la storia è solamente dei vivi
(perchè i morti non lasciano memoria).

Non è che in questa società delle immagini abbiamo finito l'immaginario?


Il delirio:
ho deciso che, volente o nolente, è il caso che mi fidanzi entro l'anno. Per opportunismo puro e semplice, come da secoli e secoli.

martedì 7 luglio 2009

Vaticinantis verbis

ho appena letto: Conta le stelle se puoi, di Elena Loewenthal
sto ascoltando: Gente in cerca di nuvole di Stefano Bollani

A volte ti accorgi che è un pò che non deliri d'onnipotenza, e non aforizzi abbastanza. Così mi predispongo al vaticinio e spiro parole d'ordinanza.

Ho deciso che non voglio scegliere persone se non in base al loro coraggio ed alla loro sostanza etica. Voglio essere circondata da eroi. Perchè conversare con una persona colta è come bere un buon vino. Ma per vivere c'è bisogno di ben altro.

Quando non avevo ancora visto la mia seconda decade, mi dissero che ero ingenua, ma saggia. Oggi scelgo e voglio essere adulta e giovane, non infantile e vecchia.


E' interessante scoprire cosa resta di noi quando otteniamo quello che crediamo di volere.

Delle molte persone che conosco che credono che circondarsi di essenzialità voglia dire essere essenziali, ricordo che una cosa è l'avere, altro l'essere. E che il buttare via tutto a volte ha lo stesso significato del conservare ogni cosa. Non posso credere che gli oggetti abbiano davvero tanta importanza.


Diffiderò sempre di chi non sa ridere.


In tutto questo, rimango una persona in pace, nonostante l'immane mole di guai in cui mi caccio. Credo che ormai mi sia fisiologico. Amen

giovedì 25 giugno 2009

Ancora tu

Titolo deviante e deviato, per far sapere che sono ancora viva dopo più di un mese di assenza, e pure il mio piccolo caviotto, che sta allegramente veleggiando verso il kg e 100 g, gira libero per casa da quando è stato male, e ha preso il totale controllo dello spazio e del tempo. Gli ho fatto delle foto, magari tra un pò le posto. Intanto sto al lavoro e devo ancora iniziare..

giovedì 14 maggio 2009

Sospiro

Il mio piccolo sta meglio, è ancora in fase di controllo (devo riferire al veterinario lunedì, salvo crisi), ma non ha infezioni. Adesso bisogna capire se si trattava di qualcosa infilato nel naso o se dobbiamo arrivare a fare le lastre alla testa. Speriamo di no.

martedì 12 maggio 2009

Pallottola sta male

Il mio piccolo cucciolo respira a fatica, e io non sto dormendo per l'ansia di non trovarlo vivo domani. Sto malissimo. Sto pregando di tutto, domani mattina parto per lo studio del veterinario a costo di piantarmi lì davanti senza appuntamento nè soldi per pagare. La cosa straziante è che non posso fare nulla di più di questo.

giovedì 7 maggio 2009

L'arte della gioia

Che dire... Modesta è forse il personaggio femminile che più ho sentito vicino in anni di letture, non mi era ancora capitato niente del genere.
Non so neppure se è una cosa bella, dato che di fatto si tratta di un'omicida seriale non patologica ma razionale. E' che è una lotta di sopravvivenza per la libertà vera, è che ti fa arrivare a pensare come la migliore conversazione con una donna colta ti fa fare. E' che per essere liberi ed onesti gli uomini hanno bisogno di catene, fisiche o ideali, mentre le donne per farlo hanno bisogno di spezzarle, quelle catene.
E via, di questo passo, a riflettere sulla natura del desiderio e sul senso della passione intellettuale, fino al richiamo dell'ascetismo epicureo.
Dio mio, e non sono che a pagina 181.
Ora mi rimetto al lavoro, stasera tornerò nelle pagine di Goliarda.

martedì 5 maggio 2009

avvertenze

Ho appena scoperto che la cronologia dei post permette di recuperare soltanto quelli dal maggio 2007, mentre per andare più indietro bisogna cercare tramite le etichette... Bè, mi raccomando per l'autobiografia (le chicche migliori) e per il diario di bordo (come potete sopravvivere senza il cronologico psicodramma della mia storia con "l'ingegnere giovane"?).

e di nuovo martedì

sto leggendo: L'arte della gioia di Goliarda Sapienza
ho appena letto: Monsieur Ladoucette e il club dei cuori solitari di Jiulia Stuart (leggero leggero, da colazione con brioche la domenica mattina)
sto ascoltando: l'inesorabile ronzio del mio senso di colpa intervallato dai fischi della mia cavia peruviana


E sappiate che domenica mattina l'ho passata strappando erbacce, potando rose e dissodando l'orto con la zappa (che avevo pure disimparato ad usare). Chiaramente il pomeriggio è volato chiedendomi se quella spina che sì era piantata nel mio medio destro mi avrebbe causato la morte immediata tra le atroci sofferenze del tetano. Non immaginate la delusione quando ho scoperto sull'enciclopedia medica che il malefico batterio può rimanere dormiente nel sangue anche per una decina d'anni. Quindi morirò un giorno a caso, grazie a qualche cavolo di chiodo contro cui mi sono graffiata in un punto imprecisato della mia esistenza, magari scivolando perchè il mio equilibrio non tiene la prova del marciapiede. Niente di epico da raccontare sul letto di morte. Vi rendete conto????? Uccisa da un paio di ballerine sul porfido!

lunedì 27 aprile 2009

arretrato con correzioni

ho appena letto: Educazione siberiana di Nicolai Lilin (libro dell'anno)
ho appena letto: Gli incubi di Hazel di Leander Deeny
sto leggendo: Per sempre lontano di Amy Bloom

Tutto questo perchè sto cercando di riscrivere i miei due ultimi simpaticissimi post , che il sistema ha cancellato perchè non sopportava il mio tentativo di farvi vedere il fantastico spot contro l'impotenza senile, diffuso in questi giorni dal ministero della salute (cercate su google "amare senza pensieri spot" e guardatevi quello da 30'). Sappiate che per questo vi siete persi per sempre i miei aneddoti sulla cavia che detesta viaggiare, su quanto mi sia invaghita di Lilin, e sulle capacità terapeutiche della pioggia e del sole rispetto alla quantità di dati inseriti in un sistema. Capito niente? Colpa di Blogger...

lunedì 26 gennaio 2009

Australiaaaa!!

sto leggendo: dopo Se non è vietato è obbligatorio del meraviglioso Eggers, tutti i numeri di Topolino dal 1986 al 1988 (nostalgia canaglia)
sto ascoltando: ancora i Coldplay, tanto lo sapete che quando mi fisso su un cd non lo mollo per mesi
ho appena visto: Persepolis, che forse è riuscito nella missione impossibile di essere quasi meglio della graphic novel


Lungi dal commentare l'ultimo film di Baz Luhrmann, o dal racconravi come mai una colonia di miei parenti stia sulle coste del Nuovissimo continente da almeno tre generazioni (per il Nuovo continente abbiamo un nucleo da due generazioni e uno da cinque), scrivo per rendere noto il mio coinvolgimento nella meravigliosa catastrofica epidemia di quest'anno. La tachipirina mi è amica e la cavia mi mordeva per non prendere il raffreddore. Ah! La vita!

domenica 11 gennaio 2009

Ma tu quando torni al tuo paese?

sto leggendo: Gli scomparsi, di Daniel Mendelsohn (in realtà l'ho finito un'ora fa)
sto ascoltando: Viva la Vida, dei Coldplay

si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..

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