Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


martedì 28 agosto 2007

parto di nuovo

Domani me ne torno a fare un corso di scrittura creativa, che in realtà è una bella scusa per stare 5 giorni 5 sul cucuzzolo di una piccola montagna a parlare tutto il tempo di libri e letteratura. L'anno scorso mi ha fatto risalire a un picco di produttività letteraria che non avevo dai tempi del liceo. Vedremo se funziona anche quest'anno. Intanto, avrò altre pagine da scrivere sul mio carnet, che continuerà tranquillo tranquillo anche durante il festival della letteratura di Mantova, che quest'anno proverò a seguire per intero, con tre amici carissimi, ospiti qui. Ad inizio anno una persona mi aveva suggerito di fondare un caffè letterario. Le avevo risposto di si, poi è scomparsa. Se ci sei batti un colpo, qui stiamo agendo in giro per l'Italia, corriamo qua e là a reading notturni di poesia e altre amenità. Così magari mi passa la tristezza e ricomincio a scrivere. A lunedì.

venerdì 24 agosto 2007

ieri, oggi, e poi di nuovo a casa

Ti capita a volte che il caso prepari sorprese. E così, magari mentre risali tranquilla una montagna, vedi sul ciglio della strada l'unica persona che ti abbia davvero fatto uscire da te stessa, quella che credevi capace di trasformare il mondo in un arazzo arcobaleno, quella che un giorno di marzo di tanti anni fa ti ha spezzato il cuore, rendendoti incapace di ritrovare la tua ingenuità di bambina.
Non so se questa storia abbia un lieto fine, non so cosa intendiate per lieto fine, ma ho di nuovo quel peso sul cuore, la mia vecchia stanca ferita, che fa pulsare quella più nuova, come a dirle: "ancora non basta".

giovedì 23 agosto 2007

facciamo gli scongiuri

Bene, tra cinque minuti parto. Passerò le prossime 36 ore pensando a tutti i disastri che potrebbero accadere a me o ai miei averi: terremoti distruttivi in Valpadana o in Toscana, incendi apocalittici del mio appartamento, alluvioni sul cucuzzolo della montagna, ladri talmente informati da venire a rubare un laptop del '97 e un vhs che non riavvolge e non registra, caldaie spente che esplodono, fughe di gas coi rubinetti chiusi e allagamenti in cantina. Per non parlare dell'automobile nuova coi suoi incidenti, e delle frane e dei vandali che spaccano i finestrini per rubare le copie dei cd, e degli attacchi allergici mortali che potrebbero cogliermi. Bene, ora che li ho scritti mi sembra di averli esorcizzati. O magari li sto chiamando???
A domani notte, o sabato mattina, chissà?

lunedì 13 agosto 2007

vacanze?

Nelle ultime settimane sto postando poco. Continuo a lavorare, a riordinare cose in sospeso e a guardare telefilm fino a tarda notte, il che non aiuta. Sto scrivendo un piccolo carnet di non viaggio, dato che non sono andata ne andrò davvero in vacanza. L'ho iniziato il giorno del mio compleanno e lo sto scrivendo a mano, come non facevo da un sacco di tempo. Intendo scriverci soltanto nei giorni di pausa, quelli che sostituiscono le vacanze. E finirlo a natale, sia mai che io riesca a fare almeno uno dei due viaggi che vorrei fare prima della fine dell'anno. Vorrei infatti andare a Londra, dalla mia amica e quasi ex coinquilina Sara di Cagliari, e da lì raggiungere Silvia, che da un anno vive vicino a Glasgow: vorrei attraversare la campagna inglese in treno, e lo so che spenderò più che in aereo, ma volete mettere il romanticismo?? Ho sempre amato Jane Austen, non potrei mai rinunciare. L'altro viaggio sarebbe Israele, ma non so se il lavoro e il conto in banca me lo permetteranno. "Perchè Israele" è una storia lunga e complessa, che anche io debbo ancora capire bene, ma sembra che negli ultimi tre mesi stiano venendo al pettine alcuni dei nodi cruciali della mia coscienza, li lascio arrivare e conto di scioglierli in gloria ed armonia. E' difficile, ho iniziato questo blog perchè intendevo pubblicare quello che scrivo da una vita, poi la mia storia d'amore ha avuto una brutta fine, e ho buttato tutto qui, per la prima volta non volevo piangere troppo con gli amici. Mi è venuto più semplice affidare la rabbia e il dolore alla Rete, qui a leggere non è che siate in tanti, e il trasformare il blog in un vero diario non mi ha certo incoraggiata a fargli pubblicità. Ora sta diventando tutto ancora più complicato, dato che so che queste pagine hanno avuto un'influenza reale sulla mia vita (a febbraio fecero tornare da me il ragazzo che amavo, e ancora non me ne capacito), e temo un po' le conseguenze che potrebbe avere il mettere per iscritto qui tutto quello che è accaduto. La mia ultima storia è stata importante, almeno per me, e mi ha costretta a rivalutare tutti gli affetti che avevo costruito. E' stato difficile e doloroso, e mi rendo conto che durerà ancora: sono meno tollerante con gli altri, perchè lo sono diventata di più con me stessa, ora mi è più difficile pensare che sia comunque colpa mia quando qualcosa non va con un amico, e mi è più difficile ignorare quello che mi ferisce, o semplicemente mi delude. Non so se sono migliorata, di certo sono cresciuta. E quindi eccomi qui, a fare un punto a capo: non sarà un'estate di riposo, ma di certo sarà un'estate di chiarezza e lucidità. Persone nuove sono entrate nella mia vita, alcune hanno trovato un loro posto più preciso, altre ne stanno uscendo con un accanimento degno di altri fini. E ci sono cose da fare, da imparare, da cambiare. Mi sembra di vedere la mia vita come un work in progress, come una lista di obiettivi che sto spuntando uno ad uno, dal riordinare i libri al cambiare punto di vista sui problemi. Ieri mi sono trovata a discutere con la madre di un'amica del perchè io non abbia ancora figli. E tutto quello che mi rimane di quella conversazione è che non voglio che più nessuno si senta in diritto di giudicare le mie scelte di vita, e non perchè siano le mie, ma perchè è sbagliato il farlo. Vedete, è complicato. Stanotte potrei partire a parlare della ricetta per l'orata al sale e finire per fare dichiarazioni etiche o religiose. E' un periodo un po' così, se potete vogliatemi bene lo stesso.


si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..