Negli ultimi giorni, proprio nel mio delirio sentimentale, mi sono trovata a chiacchierare con due amiche, e mi sono resa conto che, quello che nel discorso ci sembrava perfettamente logico e saggio, non era in realtà che pura follia.
chiacchiera 1: la dichiarazione di Peynet (assioma dell'amico perso)
B.: "sai, non me la sento di farmi avanti, lo conosco da un sacco di tempo"
J.: "ma dài, in amore bisogna rischiare!"
B.: "non hai capito: io a 'stò ragazzo gli voglio proprio bene"
J.: "bè no, allora hai ragione, meglio evitare e aspettare che passi"
Perchè, assioma poi discusso lungamente, è perfettamente logico farsi avanti con uno di cui non ti frega niente, perchè se poi ti manda a quel paese mica hai perso qualcuno a cui volevi bene. Vi pare?
chiacchiera 2: il maschio animaletto (corollario del maschio italico)
B.: "guarda, io poi preferisco i nordeuropei"
C.: "perchè?"
B.: "niente chiacchiere inutili, ci sono quando servono, non ti stanno perennemente a giudicare le smagliature o a guardare le altre, sono essenziali"
C.: "insomma, dei giochini"
Perchè, riflessione poi insorta a mente fredda, se un uomo parla a vanvera, scappa quando c'è bisogno, rompe le scatole se ingrassi e si volta a radiografare i culi altrui, allora sì che è un uomo. No?
Conclusione
Ce l'hanno fatta. Ci hanno raccontato che siamo più libere, in realtà siamo ancora più soggiogate alla categoria del maschio inutile, l'eterno bambinone un pò bolso e un pò calvo, quello di cui ci si deve accontentare per dimostrare di non avere troppe pretese.
Io, nel mio, ho deciso di calare altri 4 kg e di far tornare l'Era dei Manzi. Mi mancano, me li meritavo e me li merito. Nel nome delle soap australiane!
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