Il bello di essere me (giusto contraltare della sfiga di esserlo) è che sentenzio in continuazione, e che a volte mi ripeto talmente spesso che posso utilizzare le baggianate che dico a mio vantaggio, contando che la gente che è costretta ad ascoltarmi abbia finito per scambiarle per luoghi comuni - cioè, in questo paese, nella verità rivelata.
Per spiegarmi, da anni ripeto ad ongi piè sospinto che:
La coerenza è un vizio che possono permettersi gli stupidi e i morti.
Suona talmente bene che qualcuno mi ha chiesto se era di Oscar Wilde (grazie).
Quindi, quando la mia cara amica N. mi ha fatto notare che ormai da alcuni mesi ho il vezzo di fare l'esatto contrario di ciò che il giorno prima asserisco con convinzione e profondi argomenti, mi sono complimentata con me stessa. Poi l'ho rassicurata: non sono morta, è l'arterio.
Nessun commento:
Posta un commento