Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


mercoledì 30 settembre 2009

antivirus

L'antivirus aggiornato mi sta creando seri problemi di connessione. Spero di reggere all'attacco, altrimenti dovrò confermare quello che sostiene il mio programmatore di fiducia, cioè che l'antivirus è peggio dei virus. Scusate l'intermezzo, ma sono un pò esaurita

martedì 22 settembre 2009

grandi notizie!

E, a completamento del post precedente, la grande notizia: l'autobiografia sessuale in forma di manuale per giovani singles diventerà davvero un libro. Grazie all'aiuto della fidatissima Nino il progetto sta prendendo forma fisica (ricchi premi e cotillon), e si concretizzerà per i primi mesi dell'anno. Anzi, dò la data ufficiale:
15 febbraio 2010, nell'ottavo anniversario della mia castità. E speriamo porti bene.

riflessioni? colonscopia? oppure semplicemente scrittura..

Nello splendido saggio della Pinker che sto leggendo, tra le altre saggissime notazioni, una m'è rimasta (e magari fosse soltanto una). Si tratta del concetto che i maschi della specie umana tendano a focalizzare le loro energie in un unico campo ristretto, tralasciando tutto il resto, mentre noi femmine tendiamo ad occuparci di più discipline, così come di un problema riusciamo a puntare il contesto, loro soltanto l'obiettivo. Ogni tanto, come sercizio di personale vacuità, mi diverto a fare un giro su Google, cercando gli "uomini" che hanno fatto della mia vita sentimentale un campo minato. E' bello vedere che la Pinker è confermata dai fatti: trovo loro notizie soltanto per quanto riguarda la loro attività prevalente, mai del volontariato, qualche interesse artistico (tranne quelli retribuiti ad onore o denaro, ma tant'è). Poi mi cerco anch'io, e purtroppo devo dire che la mia sorte, nell'ultimo anno, è diventata la stessa. Se prima uscivano anche stringhe sulle mie attività di volontariato, o di organizzazione di eventi (a gratis), oggi esce soprattutto il mio lavor, pur in tutte le sue sfaccettature. Però io ho il barbatrucco. Ho uno pseudonimo, questo. Loro no. Il fatto di avere un'Ego multiplo mi salva dall'averlo ipertrofico.

riflessioni? colonscopia? oppure semplicemente scrittura..

lunedì 21 settembre 2009

dellavita e dellafede

sto leggendo: Susan Pinker, Il paradosso dei sessi
sto ascoltando: Johnny Cash, Ring of fire: the legend of Johnny Cash

Distrutta dalla preparazione alla colonscopia (e terrorizzata dall'aver scoperto solo al termine del 4° dico 4° litro di beverone assassino che la polverina era rimasta sul fondo), l'intestino pulito come la stoviglia di un hotel 5 stelle, torno oggi da un battesimo surreale, dove tutti erano atei tranneil prete e un paio di spettatori, il bambino molto infastidito da tutta la procedura, e i parenti completamente assorti da macchine fotografiche e videocamere. Come sempre negli ultimi anni, al termine di scene come gente che si mette sul pulpito per trovare l'inquadratura migliore, mi chiedo se non siamo diventati tutti giapponesi: l'evento esiste se lo fotografo, altrimenti non l'ho vissuto. E soprattutto, non lo vivo mentre accade, perchè troppo impegnato ad immortalarlo per ricordare com'era. Se poi volessimo discutere dell'iconoclastia e del palese paganesimo insito nel fatto di trattare la cerimonia come se fosse una festa di compleanno e non un rito religioso con un suo forte valore simbolico.. non ne usciremmo vivi. Credo che la mia istintiva aderenza alla ritualità, il senso del divino che cerco diperatamente, trovandolo in qualunque forma, mi abbiano ormai compromesso la buona accettazione del cattolicesimo. Che è una religione pagana nella forma e ormai vuota nella sostanza. Una tristezza. Fermo restando il rispetto per chi comunque crede, a dispetto degli eventi e delle parole. Oggi sono un pò gelida, forse è il digiuno.
Tornando a bomba su tutt'altro, il libro che sto leggendo sta devastandomi corpo e mente, non riesco più a guardare un uomo come se non si trattasse di uno scimmione precipitato direttamente da ere lontane, e credo che la cosa peggiorerà sensibilmente il mio appeal. Come se ce ne fosse bisogno..

venerdì 18 settembre 2009

Addio Patrick

Un post adolescenziale, ma d'obbligo.
Ha popolato i sogni d'adolescente, e fatto da cemento per un'amicizia che è durata per anni. A volte un film proibito ai minori di 15 anni può coalizzare due tredicenni davanti a una videoteca.
Anche se eri fantastico in Point break, e se sarai sempre stato il duro del Road House, per tutte noi che eravamo ragazzine rimarrai sempre quello che non mette Baby in un angolo. Ci mancherai, P.S.

mercoledì 9 settembre 2009

fb

Bene, non riesco ad accedere a Facebook. Un segno del destino?

mercoledì 2 settembre 2009

l'istriona

L'argomento è diverso, quindi diverso è il post.

Da alcuni giorni, per riprendermi dal periodo depressivo e caricarmi per il gran lavoro dell'autunno, sono solita farmi lunghi discorsi d'incoraggiamento. No, non quelle sagge cose che uno dovrebbe ripetersi ogni mattina guardandosi allo specchio. Ho velleità d'attrice (tra le altre), quindi passo tutto il viaggio in macchina fino al lavoro creando lunghi monologhi, con ambientazioni realistiche ed interlocutori conosciuti, dove esalto le ragioni per cui sono inappellabilmente il cervello più geniale imballato nella personalità più carismatica mai apparsa sotto il cielo. Roba seria, con tanto di discettazioni filosofiche sulla mia capacità di ispirare le folle. Ad alta voce. Magari senza fare pausa ai semafori. Anche se c'è qualcuno affiancato. Con colonna sonora ispirante di sottofondo, sparata. Il problema non è, come potreste supporre, l'inevitabile e spropositato pompaggio di un ego già ipertrofico, bensì il fatto che, tornata nel mondo reale, sono ancora così nella parte che potrei attaccare il vaniloquio con la prima persona che mi capita a tiro, con effetti terribili sulla mia immagine (che già non sta bene). E non parlo per ipotesi, è capitato.

Studentessa liceale timida e schiva, perennemente infagottata in maglioni oversize e camicie a quadri (erano gli anni novanta), mi perdevo per ore ad immaginare selvagge storie d'amore con questo o quello, passando per sensibile esteta nel sospirare ai versi del divin poeta. Imparai allora che nulla è più eccitante di una versione di latino. Ti annoi talmente tanto che il cervello cerca una fuga.
Un giorno, persa nei miei vaneggiamenti (uno dell'ultimo anno stava portandomi via dalla finestra della classe, senza cavallo bianco ma con fiat panda rosso fuoco. Sempre per il gusto neorealista di cui sopra), finii per fissare insistentemente un mio compagno. In realtà non lo vedevo, ma lui ebbe la malaugurata idea di chiedermi se stavo bene. Interrotta nel bel mezzo, proprio come una sonnambula reagii in maniera violenta. Esclamai, tipo insulto, un "ti amo!" ad alta voce. Lui sbiancò. Io, credo, pure. O forse no, realizzai la cosa con un certo ritardo. Di fatto, abbozzò una battuta, e credo mi abbia creduto a lungo, perchè da lì in poi fece la gatta morta ad ogni occasione, forse pensando di concedermi chissà che. Io, nonostante la mia tendenza al melodramma, ignorai l'incidente, anche perchè io mica l'avevo detto a lui. L'avevo detto a quel gran figo della V A coi capelli scuri e gli occhi verdi, quello che manco mi vedeva, con le mie camicie a quadri.

Il bello della vita è che non impari mai.

bastian contrario

Il bello di essere me (giusto contraltare della sfiga di esserlo) è che sentenzio in continuazione, e che a volte mi ripeto talmente spesso che posso utilizzare le baggianate che dico a mio vantaggio, contando che la gente che è costretta ad ascoltarmi abbia finito per scambiarle per luoghi comuni - cioè, in questo paese, nella verità rivelata.
Per spiegarmi, da anni ripeto ad ongi piè sospinto che:

La coerenza è un vizio che possono permettersi gli stupidi e i morti.

Suona talmente bene che qualcuno mi ha chiesto se era di Oscar Wilde (grazie).

Quindi, quando la mia cara amica N. mi ha fatto notare che ormai da alcuni mesi ho il vezzo di fare l'esatto contrario di ciò che il giorno prima asserisco con convinzione e profondi argomenti, mi sono complimentata con me stessa. Poi l'ho rassicurata: non sono morta, è l'arterio.

martedì 1 settembre 2009

L'era del manzo e altre amenità

Negli ultimi giorni, proprio nel mio delirio sentimentale, mi sono trovata a chiacchierare con due amiche, e mi sono resa conto che, quello che nel discorso ci sembrava perfettamente logico e saggio, non era in realtà che pura follia.

chiacchiera 1: la dichiarazione di Peynet (assioma dell'amico perso)

B.: "sai, non me la sento di farmi avanti, lo conosco da un sacco di tempo"
J.: "ma dài, in amore bisogna rischiare!"
B.: "non hai capito: io a 'stò ragazzo gli voglio proprio bene"
J.: "bè no, allora hai ragione, meglio evitare e aspettare che passi"

Perchè, assioma poi discusso lungamente, è perfettamente logico farsi avanti con uno di cui non ti frega niente, perchè se poi ti manda a quel paese mica hai perso qualcuno a cui volevi bene. Vi pare?

chiacchiera 2: il maschio animaletto (corollario del maschio italico)

B.: "guarda, io poi preferisco i nordeuropei"
C.: "perchè?"
B.: "niente chiacchiere inutili, ci sono quando servono, non ti stanno perennemente a giudicare le smagliature o a guardare le altre, sono essenziali"
C.: "insomma, dei giochini"

Perchè, riflessione poi insorta a mente fredda, se un uomo parla a vanvera, scappa quando c'è bisogno, rompe le scatole se ingrassi e si volta a radiografare i culi altrui, allora sì che è un uomo. No?


Conclusione

Ce l'hanno fatta. Ci hanno raccontato che siamo più libere, in realtà siamo ancora più soggiogate alla categoria del maschio inutile, l'eterno bambinone un pò bolso e un pò calvo, quello di cui ci si deve accontentare per dimostrare di non avere troppe pretese.

Io, nel mio, ho deciso di calare altri 4 kg e di far tornare l'Era dei Manzi. Mi mancano, me li meritavo e me li merito. Nel nome delle soap australiane!

si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..