Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


lunedì 16 aprile 2007

post mortem

Il giorno dopo la fine di una storia ti aleggia dentro una sensazione strana, come di euforia. Si mescola sempre a quel dolore oppressivo sul cuore e sullo stomaco, ma è come se fosse una leggerezza della testa, della spina dorsale. E' che lo sappiamo quando la persona che amiamo sta per uscire dalla nostra vita, spesso lo sappiamo prima che lei stessa ne abbia piena coscienza, ma da quando iniziamo a capirlo a quando lo accettiamo c'è un intervallo lunghissimo e doloroso, come se vivessimo costantemente sotto il tiro di un plotone d'esecuzione, come se un conto alla rovescia ci ostacolasse i pensieri. E, quando finalmente accade, c'è quel sollievo. Ti senti vuoto dentro, come se non avessi più luce, ma quella sensazione non c'è più, adesso c'è una certezza, che è comunque un punto da cui partire.

Dopo, dopo poco, arriverà il dolore lancinante della ferita, la coscienza della perdita. Ma, per quelle poche ore, l'atmosfera è rarefatta e sottile, irreale e silenziosa come un deserto dopo l'atomica.

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si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..

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