Sono corsi fiumi d'inchiostro a spiegare come sia possibile disumanizzare un altro essere umano: un ebreo per il nazista, un bambino per il pedofilo, una donna per lo stupratore, una vittima civile per chi decide un bombardamento, una persona per il suo aguzzino.
Ci sono mille modi per riuscire a ferire un essere umano senza provare sensi di colpa, senza dover rendere conto a se stessi della propria crudeltà: il renderlo un oggetto, un numero, una parola vuota di significato.
Non credo che l'essere un indirizzo e-mail, un avatar, un numero telefonico a cui inviare sms ci renda umani per chi comunica con noi soltanto attraverso quei mezzi. Di sicuro, se non ci disumanizza al punto da renderci oggetti inanimati, perlomeno rende più asettiche le azioni nei nostri confronti. E' innegabilmente più indolore per chi agisce il mandare una cattiva notizia via mail piuttosto che darla di persona. Chi la riceve non può chiedere chiarimenti, non può avere reazioni immediate, non può trasmetterci le sue emozioni. Chi la riceve non è più reale di un bit.
Nonostante io tenga un blog, non credo che questo sia davvero un bel futuro. La Rete è un mondo fantastico, ma qui fuori ci sono persone vive, che possiamo ferire ed amare.
Scusate la tirata, se ce la farò, nei prossimi giorni ve ne spiegherò la ragione. E' che sono una persona, posso essere ferita ed è appena successo.
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