Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


mercoledì 17 gennaio 2007

manifesto

Benissimo, è notte fonda, io ho appena smesso di lavorare. Tra le mille attività della nottata, il fondamentale recupero di una cinquantina di files contenenti la maggior parte delle cose che ho scritto negli ultimi sei anni, tra le quali un paio di testi fondamentali per l'Autobiografia, che pubblicherò nei prossimi giorni, dopo averli un pò epurati, 'ché gli fa bene. E soprattutto dopo aver consegnat un paio di lavori, o mi scuoiano e addio blog.
Intanto, per non far scordare a nessuno di me (e per chi non mi conosce, o mi conosce poco, per farvi spegnere il pc), ecco qui il fondamentale Manifesto, vademecum del mio Ego (Super per dimensione ma non per definizione) da quando, dopo il luglio 2001, ho iniziato la mia vita attuale. Alcune cose forse non le scriverei ancora così, ma nella sostanza le trovo tutte giuste, e me le tengo a mente. Mettiamola così: le regole dell'Autobiografia, e quelle di Bobi, sono la parte da osteria di queste. E per questo spero siano più divertenti.

MANIFESTO PER UNA NUOVA ESISTENZA

Quando stai per prendere una decisione su cui non potrai tornare, respira profondamente, quindi fai quello che ti ha suggerito l’istinto: sarà comunque la scelta di cui andrai più orgogliosa.

Se fare qualcosa ti spaventa profondamente, se avverti una specie di blocco mentale nel farlo, come quando a fermarti è la pigrizia, buttati e agisci.

Quando qualcuno ti ferisce pensa: lo ha fatto volontariamente? Potrebbe rifarlo? Quindi, se una delle risposte è affermativa, chiediti perché lo ha fatto: se sia una reazione ad una tua azione o se sia semplicemente parte del suo carattere. Nel primo caso, lascia passare. Nel secondo, elimina o riduci la sua presenza nella tua vita: potrà venirtene soltanto del bene.

Fa di te stessa la persona che vuoi diventare, senza aspettarti che qualcuno ti insegni come farlo: se la meta ti è chiara la strada verrà da sé.

Ogni volta che qualcuno entra nella tua vita, chiediti cosa ti può insegnare: la gratitudine rende più concilianti, e tu ne hai bisogno, comunque.

Scegli le persone ad istinto, non fidarti della ragione: un odore, uno sguardo e una voce ti dicono molto più di tutte le parole del mondo.

Impara a fare più cose possibili, chiedi a chi le sa fare di insegnarti e cerca di farle da subito nel migliore dei modi. E quando ne hai bisogno prova a farle da sola, la fiducia in sé stessi si guadagna vincendo le proprie insicurezze, non aiutandole a prendere possesso di noi.

Accetta i tuoi difetti migliori, quelli che fanno di te quella che sei: non lasciarli dilagare, addomesticali, rendili piacevoli anche per chi ti circonda. Eliminarli è inutile, ti impoverirebbe.

Se tieni a qualcuno, cerca lo scontro piuttosto di accettare la tensione: è meglio la rabbia dell’indifferenza, alla prima si può rimediare.

Non aspettare di vivere la vita, quando puoi essere felice non averne paura. Rischia: è peggio un rimpianto di un rimorso, e il tempo è troppo poco per perderlo in riflessioni, quando la vita ci offre le soluzioni prima di averci dato il tempo per cercarle da soli.

Il destino, Dio, o chi per lui, a volte ci mandano dei segnali. Il fatalismo è una bella cosa quando non porta all’inerzia.

La Rivoluzione non è altrove. E’ dentro di te.

Quello che vuoi, puoi. E se non puoi potrai. Ma muoviti.

5 Agosto 2001

1 commento:

Flo ha detto...

Sempre saggi consigli!Ne vorrei aggiungere uno...
Non centellinare l'amore! Ama con tutta te stessa. Non c'è mai abbastanza tempo per amare. Il rimpianto di non aver amato abbastanza è quello che mi fa più paura.
Un bacio carissima e a presto!

Flavia da Roma


si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..