Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


sabato 17 febbraio 2007

sabato 17 febbraio 2007, ore 9


A volte capita di confondere la passione per amore.
Sia chiaro che lo scrivo sapendo con esattezza cosa sia la passione, ed avendo come sempre il dubbio di non sapere cosa sia l'amore.
Alla fine della mia penultima storia, quando venni piantata per un'altra dopo una focosissima relazione a distanza di sette mesi o giù di lì, la moglie di mio padre (matrigna fa Cenerentola) mi disse: “la passione va coltivata, e comunque non basta”.
Ora, chiunque mi conosca sa che con la moglie di mio padre ho un rapporto un po' assurdo, stima, rispetto, amore e terrore, roba da equipe internazionale di psicanalisti freudiani.
Però i miei cinque anni di faticose e dolorose riflessioni sul perchè e per come sia andata così mi hanno fatto capire che aveva ragione.
La passione va coltivata, è fragile, ha tempi del tutto indipendenti dalla nostra volontà e dai nostri sentimenti, può scomparire e all'improvviso tornare, per poi di nuovo andarsene. E' un di più. Conosco coppie splendide che non hanno mai smesso di coltivarla e vivono come ricci in calore, altre che lasciano fare alla natura e non si spaventano troppo se per qualche mese si sentono come fratelli. Perchè in realtà, la passione è fragile, non le si possono affidare le fondamenta di alcunchè. Solo che per capirlo ci mettiamo anni, e qualcuno non lo capisce mai. Non so quanti articoli ho letto dove dotti psicologi ed emeriti nessuno spiegano per filo e per segno che se la gente non rimane più insieme a lungo è anche perchè ormai ci si aspetta che quella roba lì ci sia per sempre. E la fisiologia insegna che non è così.
In quei cinque anni di faticose e dolorose riflessioni sul perchè e per come sia finita, ho capito anche che alla fine dei conti la passione è un rischio che temo un po'. Non so agli altri, ma per quanto mi riguarda mi rende del tutto imbecille ed esposta alla fascinazione di persone con cui non sosterrei la minima conversazione se non fossi del tutto obnubilata dalla chimica. Così, quando le persone in questione si comportano come l'istinto ha insegnato loro a fare, cioè come caterpillar sentimentali, io cado vertiginosamente sul porfido della realtà, orribilmente ammaccata e incredula di fronte alla mia cecità.
Per questo ho deciso la lentezza, il riserbo e quel vecchio aspettare che fa tanto anni cinquanta (e, per rendere credibile la cosa, ormai ascolto solo musica adeguata, con tanto di violini sullo sfondo). Io voglio il resto. Voglio qualcuno con cui condividere le cose quotidiane che mi rendono felice, non solo gemiti al telefono e preservativi. E spero che questo qualcuno capisca che la passione non è soggetta a coma irreversibile, semplicemente a volte si prende tempi suoi, e lascia che la gente nel frattempo si conosca.

1 commento:

Nicotheconqueror ha detto...

Brava, questo discorso sulla passione mi sara´molto utile.
Ti aggiungo tra i favoriti.


si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..

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