Qualcuno conserva il sogno della sua vita in un cassetto: ecco cosa ho trovato svuotando il mio


martedì 5 maggio 2009

e di nuovo martedì

sto leggendo: L'arte della gioia di Goliarda Sapienza
ho appena letto: Monsieur Ladoucette e il club dei cuori solitari di Jiulia Stuart (leggero leggero, da colazione con brioche la domenica mattina)
sto ascoltando: l'inesorabile ronzio del mio senso di colpa intervallato dai fischi della mia cavia peruviana


E sappiate che domenica mattina l'ho passata strappando erbacce, potando rose e dissodando l'orto con la zappa (che avevo pure disimparato ad usare). Chiaramente il pomeriggio è volato chiedendomi se quella spina che sì era piantata nel mio medio destro mi avrebbe causato la morte immediata tra le atroci sofferenze del tetano. Non immaginate la delusione quando ho scoperto sull'enciclopedia medica che il malefico batterio può rimanere dormiente nel sangue anche per una decina d'anni. Quindi morirò un giorno a caso, grazie a qualche cavolo di chiodo contro cui mi sono graffiata in un punto imprecisato della mia esistenza, magari scivolando perchè il mio equilibrio non tiene la prova del marciapiede. Niente di epico da raccontare sul letto di morte. Vi rendete conto????? Uccisa da un paio di ballerine sul porfido!

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si, ho i denti storti nonostante anni di costosissime e dolorosissime cure. E allora? Avreste dovuto vederli prima..